
Negli ultimi dieci anni e, in modo particolare, nell’ultimo biennio, il continuo valzer al vertice della dirigenza di un As Varese 1910 impegnato tra serie C e B era accompagnato puntualmente dalle promesse di un nuovo stadio, in taluni casi con progetti già pronti e realizzabili: quella società, però, non esiste più e le categorie professionistiche restano per ora piuttosto distanti.
Ciononostante, gli eredi del nuovo Varese Calcio, squadra che sta letteralmente dominando il torneo di Eccellenza, pensano già al futuro e hanno fatto trapelare alcune indicazioni sul progetto di una nuova “casa” per il Varese, ma al tempo stesso non hanno lesinato olio di gomito per alcuni piccoli interventi di manutenzione al vecchio Franco Ossola, come la sistemazione degli spogliatoi, dell’area hospitality e dell’adiacente casa del custode per farne la sede sociale.
L’idea di fondo, a quanto pare apprezzata anche a Palazzo Estense, è la seguente: non occorre costruire un nuovo impianto magari in altre parti della città (in passato si parlava, ad esempio, dell’area delle Fontanelle), bensì si può puntare su una notevole ristrutturazione del Franco Ossola. Qualche esempio? Abbattimento di pista d’atletica e velodromo per far “scivolare” le nuove curve a ridosso del terreno di gioco, sistemazione di tribuna e distinti, una piccola area commerciale proprio alle spalle dei distinti, dove ora sorge un inutilizzato e malconcio campetto in terra. Costi stimati? 4 milioni di Euro. Tanti, certo, ma anche la manutenzione dell’attuale Franco Ossola che accusa il peso degli anni non è propriamente economica.