La Tasi a Varese colpirà le case con rendite catastali più basse. Mentre chi ha case più grandi, secondo il Pd, otterrà una sorta di “sconto”.
Questa la critica lanciata dal consigliere comunale del Pd Luca Conte alla giunta, durante la commissione Bilancio di lunedì sera, dove è stato trattato il tema della Tasi e le aliquote con le quali sarà applicata. A Varese è stata posta a 2,5 millesimi come soglia base, mentre ridotta a 1,5 per quelle case dove l’Imu non è scomparsa.
“La Tasi più Imu comporterà un aumento di tassazione alle prime case, soprattutto per quelle con base catastale più bassa, mentre comporterà un risparmio alle prima case che hanno rendita catastale più alta. Questo grazie alla scomparsa della detrazione di duecento euro che prima c’erano per l’Imu. Le aliquote Tasi presuppongono quindi una disparità a scapito della fasce più basse. Se invece si applicavano delle detrazioni, anche se non come prima, c’era una maggiore equità” è l’accusa di Conte. Il calcolo di Conte prevede che in generale “avranno un aumento le rendite catastali sotto i 600 euro, e una diminuzione quelle sopra i 600”.
Dalla giunta tuttavia replicano.
“Il tributo è già a scalare, come lo era l’Imu. Più una categoria è alta, più paga. Mentre ad esempio a Milano, si diminuisce la categoria più bassa, innalzando la più alta. Tuttavia chi è nella categoria più alta già paga di più. La considerazione che chi ha una casa di categoria più alta sia per forza più ricco è una considerazione che non mi sento di fare” è la precisazione dell’assessore al Bilancio Giuseppe Montalbetti (Forza Italia).
Mentre i dirigenti hanno sottolineato come “le detrazioni rispetto all’Imu sono diminuite, non c’era molta possibilità di manovra”.
Conte ha ribadito come si tratti in ogni caso di “una scelta politica, perché una certa possibilità d’azione, innalzando l’aliquota per le rendite più alte, sarebbe stata possibile”.
La Tasi servirà a finanziare gran parte dei servizi, come gli educativi, ma anche la gestione strade e viabilità, il patrimonio, il verde pubblico e la Polizia Locale.
Due le aliquote stabilite dall’amministrazione: 2,5 millesimi di aliquota base, e 1,5 millesimi per quelle tipologie di abitazioni che continueranno a pagare l’Imu. La quota di Tasi per gli inquilini stabilita dal Comune sarà del 30%.
“La scelta dei servizi indivisibili da inserire in questa delibera sono quasi arbitrari. La maggior parte dei servizi del Comune possono infatti essere considerati tali” è l’appunto di Conte. Il dirigente del Comune Elio Carrasi ha risposto: “Il criterio guida, in assenza di precisi riferimenti normativi, è quello di definire i servizi inderogabili a vantaggio di tutta la collettività”.