Varese, Tasi a 3,3 millesimi. Ma con le detrazioni i cittadini pagheranno meno

Passa la linea elaborata in stile larghe intese da Partito democratico, Forza Italia e Ncd. La Lega si adegua. Il provvedimento approvato quasi all’unanimità prevede sgravi fiscali di 50 euro per ogni figlio e 75 euro sulla prima casa

22 Luglio 2014
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I cittadini pagheranno meno di Tasi. A deciderlo è stata una maggioranza stile “larghe intese”, costituita in un primo momento, durante le trattative che hanno avuto luogo nei giorni scorsi, da Pd, Forza Italia e Ncd, alla quale infine la Lega si è adeguata.

Gli altri partiti di minoranza hanno condiviso l’azione politica. Ad eccezione di Sel.

La nuova Tasi non sarà più, come inizialmente ipotizzato dalla giunta, a 2,5 millesimi senza nessuna detrazione. Bensì verrà portata a 3,3 millesimi sulla prima casa. E se detto così può sembrare che il consiglio comunale abbia optato per un rincaro, in realtà i cittadini di Varese con rendite catastali più base pagheranno di meno. Le rendita più alte avranno un aumento, ma abbastanza contenuto, secondo i promotori dell’emendamento.

L’innalzamento dell’aliquota infatti serve a finanziare tutte le detrazioni sulla Tasi: ovvero 50 euro a figlio, a partire dal primo figlio. In più, 75 euro fissi sulla prima casa a famiglia.
Sulle seconde case, invece, l’aliquota resterà a 2,5 millesimi.

La scelta è dovuta soprattutto al periodo di crisi. In questo modo, dal momento che nella categoria rientrano le attitività commerciali, si è voluto dare un segnale agli esercenti.

Ecco le proiezioni elaborate dal Partito democratico sulla nuova Tasi, confrontata con la prima ipotesi della giunta e con l’Imu che si pagava nel 2009:

Chi ha rendita catastale 50 euro: con la nuova versione di Tasi non pagherà niente, con o senza figli. Esattamente come non pagava l’Imu 2012, mentre con la prima ipotesi di Tasi avrebbe pagato 21 euro.

100 euro rendita catastale: anche qui non paga niente, con la prima ipotesi di tasi avrebbe pagato 42 euro.

200 euro rendita catastale: pagherà 35,88 euro, zero se con due figli. Prima ipotesi di tasi era a 84 euro, l’Imu era a zero.

300 euro rendita catastale: Tasi approvata 91,32 euro, zero con due figli a carico, mentre con la prima ipotesi era a 126 euro, l’Imu era a 26,80 euro.

400 euro rendita catastale: Tasi 146,76 euro senza figli, 46,76 con due figli. La prima ipotesi prevedeva 168 euro, l’Imu era a 102,40 euro.

500 euro rendita catastale: Tasi a 202,20 euro senza figli, 102,20 euro con due figli a carico. La prima ipotesi era di 210 euro, l’Imu di 178 euro.

600 euro rendita catastale: Tasi 257,64 euro senza figli, 157,64 euro con due figli a carico. Prima ipotesi 252 euro, l’Imu era di 253,60 euro.

1.000 euro rendita catastale: Tasi 479,40 euro senza figli, 379,40 euro con due figli. Prima ipotesi 420 euro, l’Imu era di 556 euro.

1.500 euro rendita catastale: Tasi 756,60 euro senza figli, 656,60 euro con due figli. Prima ipotesi 630 euro, l’Imu era di 934 euro.

2.000 euro rendita catastale: Tasi 1.033,80 euro senza figli, 933 euro con due figli. Prima ipotesi 840 euro, l’Imu invece di 1.312 euro.

3.000 euro rendita catastale: Tasi 1.588,20 euro senza figli, 1.488,20 euro con due figli. Prima ipotesi 1.260 euro, mentre l’Imu era di 2.068 euro.

Il consigliere comunale del Pd Luca Conte ha ritirato i suoi emendamenti “perché sosterremo quello che abbiamo elaborato insieme a tutti i gruppi, che nasce da un’esigenza che abbiamo posto noi del Pd in commissione e che subito ha trovato conferma negli altri gruppi”.

Conte è stato il primo infatti a parlare della mancanza di detrazioni, e il problema è stato subito fatto suo anche dal capogruppo di Ncd Matteo Giampaolo.

Sulla stessa linea il consigliere comunale di Forza Italia Fabio D’Aula. Il quale ha sottolineato come “chiedendo mesi fa di rimandare il voto sulle aliquote Tasi ci ha consentito innanzitutto di inserire le detrazioni come abbiamo fatto. E poi lo Stato ha anticipato i soldi del gettito fiscale, visto che abbiamo dovuto rimandarte il pagamento, dando alle casse del Comune 3.141.534 euro”.

Soddisfatto del risultato anche il segretario cittadino di Ncd Giovanni Chiodi.

“Per Ncd a Varese il sostegno alle famiglie numerose non è solo uno slogan – ha commentato Chiodi – questa sera in consiglio comunale noi del Nuovo Centrodestra abbiamo chiesto e ottenuto di inserire una detrazione di 50 euro per ogni figlio a partire dal primo sulla Tasi, il nuovo tributo previsto dal governo. Questa nostra proposta è stata recepita in un emendamento che quasi tutti i gruppi consiliari hanno sottoscritto”.

Il provvedimento è passato con il voto quasi unanime. Unico astenuto Rocco Cordì di Sel, appunto, perché ha definito “il provvedimento sicuramente un miglioramento, ma i cittadini pagheranno lo stesso più dell’Imu del 2012. La Tasi poteva ancora essere abbassata, io ho presentato proposte in questo senso, ma non sono state accolte”.

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