La giunta intende avanti sui lavori del parcheggio. Ma in città c’è ormai una rivolta contro l’opera.
E in aula è scoppiata la protesta. Con i sostenitori del Comitato Varese2.0 che hanno fatto sentire la loro voce e sventolato bandiere svizzere, per richiamare il fatto che nel vicino Paese si applica la democrazia diretta, a Varese no.
Ad introdurre la proposta di referendum è stato il primo firmatario Fabrizio Mirabelli, capogruppo del Pd. Mirabelli nel suo intervento si è appellato ai rischi per l’ambiente, ma anche alla contraddizione di realizzare un parcheggio così distante dalla stazione della funicolare.
“Mi spiace che in questa occasione il sindaco non abbia fatto sentire la sua voce – ha commentato prima del voto Mirabelli – in ogni caso sia chiaro che il consiglio comunale non sarà imbavagliato nel combattere la decisione del parcheggio”.
La mozione sul referendum su 24 presenti è stata bocciata con 15 voti contrari e 9 favorevoli. A favore solo il Pd, Sel e il Movimento 5 Stelle. Mentre contrari si sono espressi Lega Nord, Forza Italia, Ncd e l’Udc.
Al che il capogruppo Mirabelli ha consegnato un bavaglio verde al sindaco Fontana “a futura memoria, per ricordare quando la Lega e il sindaco hanno messo il bavaglio ai varesini”.
Il dibattito è stato ampio:
“Se il referendum è previsto dal nostro regolamento, non c’è motivo per dire che sia illegittimo” è l’accusa di Rocco Cordì di Sel.
Il consigliere comunale di Forza Italia Piero Galparoli: “Assolutamente favorevole al parcheggio, perché realizzarlo in piazzale Montanari avrebbe gli stessi problemi idrogeologici, costerebbe di più, e nel 2012 non c’è stata nessuna obiezione al parcheggio quando abbiamo firmato l’accordo di programma”.
Il capogruppo leghista Giulio Moroni: “È vero che noi difendiamo i referendum, tuttavia bisogna farli prima e non dopo che l’iter è partito”.
E poi in dichiarazione di voto il leghista: “Invito pubblicamente la giunta ad individuare delle alternative, pur ribadendo il mio favore al parcheggio”.
La consigliera comunale del Pd Luisa Oprandi: “Sono seimila nostri cittadini che hanno in pochissimo tempo raccolto un numero esorbitante di firme, io stessa ho firmato e aiutato. E la gente era straordinariamente favorevole a firmare. Dobbiamo ricordare il nostro obiettivo: salvare la nostra montagna. Nessuno può dire a dei cittadini di essere in ritardo. Vanno sempre ascoltati. Il referendum è sorto adesso perché prima usato i canali dentro un’amministrazione. Oggi emerge una domanda dalla gente. Questi cittadini amano, forse più di questa amministrazione, la nostra città”.
Il consigliere comunale dell’Udc Mauro Morello: “Su referendum non è tempestivo. A gara chiusa non è adeguato. Entrano invece sul merito del parcheggio, la verità è che molti hanno firmato perché non lo considerano il posto giusto per un parcheggio a servizio del Sacro Monte. Infatti, si tratta di un primo parcheggio, ma non a servizio principale del borgo”.
Il consigliere comunale del Pd Emilio Corbetta: “Non è stato valutato bene l’impatto. Potremmo aumentare il numero posti a raso, invece che scavare sotto”.
Anche Giovanni Chiodi di Ncd è intervenuto sottolineando l’importanza del dialogo, ma che per richiedere un referendum sarebbe ormai troppo tardi.
A margine del consiglio, il sindaco Attilio Fontana: “Prima di fare partire i lavori, una volta che la ditta vincitrice avrà l’incarico, ci troveremo con i suoi rappresentanti e i tecnici per valutare ancora una volta quali saranno le conseguenze verso la chiesetta vicina. E partiremo solo se non ci saranno problemi. Infatti, per revocare un bando, ci vuole una ragione oggettiva. E se ci sarà, saremo i primi a dire che ci bloccheremo. Altrimenti, non ci sarà nessuno scempio ambientale. E allora significa che il progetto che abbiamo portato avanti, come pensiamo, sia rispettoso dell’ambiente e fattibile”.
Il presidente del consiglio comunale Roberto Puricelli (Forza Italia) spiega come il suo partito sia favorevole all’opera, ma solo se inserita in un contesto più ampio: “Noi consideriamo positivo il progetto, solo come primo passo. Da solo, non ha senso. Ma fa parte di un accordo di programma complessivo sul Sacro Monte, che prevede anche un parcheggio in piazzale Montanari il contingentamento della auto in ingresso al borgo”.
Quindi effettivamente non tutta la maggioranza è entusiasta dell’opera. Il problema è che l’amministrazione si trova oltre la metà del mandato. E tornare indietro sull’unica opera che sta partendo è molto difficile, significherebbe rischiare un danno di immagine, probabilmente, per il centrodestra.
Laura Caruso di Varese2.0: “Purtroppo è diventata una battaglia tra centrodestra e opposizione, e questo ha portato a mettere a lato la sottoscrizione. I varesini, quindi, sono usciti sconfitti dall’aula”.