«I cedri dell’Himalaya vanno tagliati per motivi di sicurezza. Le piante, infatti, pur sane, possono cadere in presenza di forte vento o altre avversità atmosferiche».
L’assessore al Verde pubblico Riccardo Santinon spiega il motivo della scelta di proseguire sul progetto di abbattimento dei sei alberi di piazza Repubblica. Un piano che era stato varato già prima del rimpasto di giunta e che aveva visto il voto favorevole anche di parte dell’opposizione. «Si tratta di motivi di sicurezza e incolumità pubblica che non possono essere messi in secondo piano – dice l’assessore – già durante uno degli ultimi nubifragi, un uomo è rimasto gravemente ferito dalla caduta di un ramo. La relazione tecnica elaborata dall’assessorato entra nel dettaglio dei motivi per cui è necessario tagliare gli alberi».
«L’obiettivo principale è oggi garantire la pubblica e privata incolumità, per l’oggi e per chi verrà dopo di noi, per chi si domanda il perché siano stati impiantati 12 cedri a distanza di 4 metri l’uno dall’altro. La zolla radicale dei sei cedri del 1940 residuali ancora in piedi, per via della costruzione della
via Bizzozero e la messa in opera di lastre di marmo in prossimità delle radici a Nord, non ha le dimensione sufficienti a garantirne la stabilità» si legge nella relazione fornita dal capoattività Pietro Cardani.
In sostanza, per il Comune ci sono motivi di sicurezza per i quali il taglio diventa prioritario. «L’agronomo Zanzi – prosegue Santinon – si è messo gratuitamente a disposizione per eseguire delle verifiche. Dal momento che non ci sono oneri per il Comune, accettiamo volentieri. Rimane tuttavia il fatto che dai nostri rilievi gli alberi, pur sani, presentano la problematicità che, in presenza di forte vento, rischiano la caduta».
