
Sabato 25 Novembre si celebra la giornata mondiale per contrastare la violenza sulle donne. A Varese ci sarà un ‘iniziativa organizzata unitariamente da Cgil Cisl e Uil unitamente al coordinamenti donne delle tre organizzazioni confederali.
La manifestazione si terrà in piazza Podestà (Garibaldino) tra le 14,30 e le 16,00 con un : FLASH MOB DAL TITOLO “BREAK THE CHAIN” (SPEZZA LA CATENA ) è un testo di Lucia Schillaci che recita: “Cammina, danza , sollevati, contro il dolore, contro lo stupro contro abusi , spezza la catena…..”
Il brano è musicato e sarà movimentato con passi di danza da parte di bambine, donne che inviteranno a rompere il muro dell’omertà. L’idea di uscire nelle strade e proporre un’iniziativa all’aperto ha lo scopo di incoraggiare la denuncia contro la violenza di far uscire allo scoperto il fenomeno che accade ovunque ma spesso avviene tra le mura domestiche. In Italia risultano essere il oltre il 62% gli stupri denunciati a carico di partner o ex partner.
La violenza sulle donne è tra le violazioni dei diritti umani più diffuse al mondo ,comprende diversi reati quali la violenza sessuale, la violenza psicologica ,verbale , lo stupro lo stalking, e culmina ancora troppo spesso nel femminicidio, in Italia nel 2016 sono stati 120 i femminicidi, la Lombardia ha il triste primato tra le regioni italiane con 17 ed anche la provincia di Varese nel 2016 ne è stata protagonista.
E’ una giornata importante per ricordare a tutti che il rispetto è alla base di ogni rapporto, occorre educare al rispetto della persona ed in particolare dei diritti delle donne.
Durante l’iniziativa verrà distribuito materiale informativo stampato a cura di Cgil Cisl Uil Varese ,verrà effettuata una raccolta firme a sostegno della legge contro la tratta e la prostituzione (per la punizione dei cosiddetti clienti) denominata “Questo è il mio corpo”
La battaglia per la prevenzione ed il contrasto alla violenza è fondamentale ma occorre anche educare al rispetto della persona e dei diritti delle donne per contrastare gli stereotipi di genere che sono alla base di una visione errata di donne e uomini nella società.