
Un Fondo di solidarietà cittadino. Il cui scopo è quello di raccogiere fondi per dare una risposta alle fasce di popolazione più indigenti.
La proposta arriva dalla consigliera comunale del Pd Luisa Oprandi, ex candidata sindaco del centrosinistra, che ha presentato una mozione al sindaco e alla giunta per istituire questo sistema di tutela dei cittadini in difficoltà. Una proposta che nasce dagli ultimi dati che mostrano un aumento enorme della povertà.
“Con riferimento alla situazione di estrema precarietà che molte famiglie della città stanno vivendo – scrive Oprandi – a seguito di gravi disagi a livello economico e conseguenti urgenze per quanto riguarda il pagamento degli affitti, cui fanno seguito successivi sfratti e condizioni di estremo disagio a livello abitativo, propongo alla giunta e all’intero consiglio comunale di farsi parte attiva nella promozione di un Fondo di solidarietà cittadino, volto alla libera raccolta di contributi e destinato alla compartecipazione della cittadinanza e dell’amministrazione comunale nel supportare le gravi condizioni abitative e di evidente disagio di diverse famiglie residenti in città, che si vedono costrette (e con loro molti minori) ad accettare situazioni di grande precarietà e ai limiti della accettazione in termini di vivibilità”.
La proposta parte dalla consapevolezza dell’esistenza di oltre 2.000 appartamenti sfitti nel territorio comunale.
Di questi alcuni potrebbero essere immediatamente abitati da famiglie in difficoltà se il costo degli affitti non fosse improponibile per nuclei familiari che vivono con 600 euro complessivi al mese, necessitano di poche risistemazioni per essere comprese nei limiti richiesti per la concessione della agibilità, necessitano di interventi consistenti in quanto destinati da anni all’abbandono. Un Fondo di solidarietà cittadino consentirebbe all’amministrazione di offrire condizioni di garanzia ai proprietari, invogliando la disponibilità di appartamenti che altrimenti resterebbero sfitti e, al tempo stesso, assicurerebbe i proprietari circa la temporaneità della locazione (fissandone un limite temporale) e circa il pagamento del canone in caso di impossibilità documentata dell’affittuario a farvi fronte.