La maggioranza di centrodestra si è nuovamente spaccata. Questa volta lo scontro interno alla coalizione che sostiene la giunta Fontana si è consumato sul voto per vendere una parte delle azioni di A2a (la multiutiliy nella quale Aspem spa si è aggregata anni fa), in modo da ottenere liquidità per i conti pubblici e per rispettare il Patto di stabilità.
La decisione di alienare parte delle quote della società non è stata condivisa da tutto il centrodestra, che al momento del voto ha visto esprimersi a favore solo 15 consiglieri comunali, contro gli 11 dell’opposizione. Tre esponenti di Forza Italia, Piero Galparoli, Fabio D’Aula e Domenico Battaglia, non hanno partecipato al voto, uscendo dall’aula. Il provvedimento di vendita è stato approvato, ma mancando la maggioranza assoluta, che necessita di 17 voti, la delibera non ha avuto l’immediata esecutività.
Un “intoppo” tecnico, che ha scatenato un vero e proprio putiferio a Palazzo Estense, con qualche momento di tensione verbale tra gli esponenti della maggioranza. Lo stesso sindaco Attilio Fontana è apparso ai suoi molto contrariato dai voti mancanti.
Ora, la vendita potrà essere fatta, ma sembrerebbe solo dopo il 3 gennaio. Mentre l’obiettivo era quello di procedere immediatamente, in modo da ottenere i fondi prima della fine dell’anno.
A parte il problema di bilancio, il dato che emerge è quello di una sempre maggiore ingovernabilità da parte della coalizione di centrodestra, che non riesce a portare avanti decisioni condivise. Il rischio di una fine anticipata del mandato potrebbe non essere più un’ipotesi così lontana, a meno di un ulteriore e definitivo chiarimento interno alla maggioranza.
E il Pd evidenzia come dopo due rimpasti di giunta l’esecutivo sia sempre più debole. «È la seconda volta – commenta il vicecapogruppo Luca Conte – che in consiglio comunale, da quando c’è la nuova maggioranza, si registra un grave problema è la prova di un’amministrazione ormai allo sbando».