Varese, “listone unico” per la nuova Provincia: Sel dice no

L’assemblea degli eletti e degli amministratori del partito di Nichi Vendola ha espresso contrarietà alla proposta di larghe intese avanzate dal segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri

11 Luglio 2014
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Rocco Cordì

Niente “listone unico”. Per la nuova Provincia Sel chiede un confronto aperto e senza “inciuci”.

“L’Assemblea provinciale dei consiglieri e degli amministratori comunali di Sinistra Ecologia Libertà esprime la più netta contrarietà alla proposta, formulata dal Segretario regionale del PD, di larghe intese o listoni unici in salsa prealpina – si legge nel comunicato stampa – la nascita della “nuova” provincia e le modalità previste per la elezione del futuro Consiglio provinciale e del Presidente, con voto diretto di consiglieri comunali e sindaci, sono già sufficienti per alimentare sconcerto e sfiducia tra i cittadini. Se poi si aggiungono proposte di governo volte ad annullare identità e profilo programmatico delle forze politiche allora il disastro si annuncia completo”.

Sel chiede quindi che il centrosinistra si faccia avanti per portare anche in questo ente una discontinuità politica con le uscenti amministrazioni di centrodestra.

“I consiglieri e gli amministratori comunali di Sinistra Ecologia Libertà ritengono invece che pur nei limiti della riforma attuata e il cui approdo è ancora sconosciuto ai più (la materia è compresa nella modifica in corso degli assetti costituzionali) è assolutamente necessario dare forti segnali di discontinuità negli indirizzi e nelle pratiche di governo anche a livello locale.
Il listone unico sarebbe la negazione di tutto questo perciò lo consideriamo semplicemente improponibile e impegneremo tutte le nostre forze per contrastarlo”.

E quindi la proposta: “Per noi di Sel l’idea di ricostruire il centrosinistra su basi culturali e programmatiche nuove resta sempre valido e perciò ci attendiamo risposte chiare e convincenti da parte delle altre forze che a quella idea si ispirano, a cominciare dal PD. A partire dai prossimi giorni ci rivolgeremo comunque a tutti coloro che rifiutano l’idea del listone unico  e sono disponibili a costruire insieme a noi una lista di alternativa programmatica, misurandoci sulle competenze attribuite alla “nuova” provincia con spirito aperto e volontà di svolta netta rispetto ad un passato egemonizzato da Lega e Pdl.
Per confrontarsi e trovare insieme le risposte promuoveremo insieme a quanti condivideranno la nostra proposta una assemblea degli eletti della sinistra, del centrosinistra e delle liste civiche”.

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