Oltre 120 emendamenti al bilancio. Il Pd propone una serie di modifiche alla gestione dell’ente, presentando progetti concreti che potrebbero migliorare l’attività amministrativa. E chiedendo anche ai dirigenti di fare la propria parte per combattere la crisi, tagliandosi lo stipendio.
“Abbiamo innanzitutto sottolineato come anche quest’anno 1.200.000 euro – spiegano il segretario cittadino Luca Paris, il capogruppo Fabrizio Mirabelli e il consigliere comunale Luca Conte – provenienti da oneri di urbanizzazione siano stati destinati alla spesa corrente. Identifichiamo in questo un meccanismo distorto di gestione della spesa pubblica, che chiediamo di interrompere dirottando la somma sugli investimenti ed in particolare su un piano di manutenzione straordinario degli edifici scolastici”.
E quindi una critica alla programmazione del Piano triennmale delle opere, considerata di scarsa incisività.
“In secondo luogo abbiamo voluto segnalare, con una lunga serie di emendamenti, come il Piano triennale delle opere pubbliche rappresenti, come ogni anno, un libro dei sogni irrealizzabile. Quale allora il senso di iscrivere a bilancio opere pubbliche per euro 37.559.989,78 quando, e serva a metro di paragone, lo scorso anno sono stati effettivamente realizzati soli 1.800.000 euro? Numeri che fanno apparire il bilancio più una beffa che un vero documento programmatorio”.
Entrando invece nello specifico, i principali temi toccati sono stati i seguenti:
– maggiore attenzione alle spese nel settore sociale, che, pur non avendo conosciuto tagli significativi, soffre per le crescenti richieste, anche a causa della difficile situazione economica;
– progetti per la riqualificazione ed il risparmio energetico;
– anticipo al 2014 dei lavori previsti per il 2015 in via Donizetti e certezza del finanziamento di quanto già previsto per via Rossini;
– interventi a favore dell’attività culturale cittadina;
– interventi risolutivi degli annosi problemi del campo sportivo di Calcinate;
– taglio agli stipendi dei dirigenti comunali, non per scarso riconoscimento dell’importante lavoro svolto, ma perché tutti siano chiamati a contribuire alla generale revisione della spesa dell’ente;
– revisione delle funzioni di Avt e Aspem reti; in particolare dopo l’avvio dell’Ato il ruolo di quest’ultima appare svuotato, occorre quindi valutare l’ipotesi di un’unica multiservizi comunale.
“Infine non bisogna dimenticare la battaglia che da mesi portiamo avanti per l’applicazione di aliquote Tasi più eque. Per primi, infatti, proponemmo detrazioni per i figli e per le prime case, fino a quel momento escluse dalla Giunta. Oggi qualcosa sembra cambiato e gli stessi gruppi di maggioranza hanno proposto di alleggerire il carico sulle famiglie più numerose.
Auspichiamo che la maggioranza sappia vedere gli effetti concreti delle nostre proposte, anche al di là della loro provenienza e possa pertanto discuterne il merito e non respingerle per partito preso”.