A Varese una vera e proprio “invasione” di questuanti. Il numero di chi chiede l’elemosina ai semafori sembra essere aumentato veritiginosamente dall’inizio dell’anno.
A notarlo e “denunciarlo” è Leslie Mulas. Il giovane ex An, oggi dirigente di Orizzonte Ideale, lancia un messaggio: dare i soldi ai questuanti non significa aiutarli, ma favorire lo sfruttamento. “Da qualche mese ai semafori del centro e di viale Valganna si trovano costantemente questuanti e zingari – dice Mulas – spesso con menomazioni fisiche, che chiedono soldi per essere “aiutati”. Il problema è che dare loro soldi, come fanno in molti, non li aiuta, ma serve solo ad ingrassare il racket e i loro sfruttatori. Sono cose scontate, ma è meglio ribadirle”.
E quindi una nota polemica: “I questuanti sono soprattutto nomadi provenienti dall’area dell’hinterland milanese, che ogni giorno arrivano in treno in città. Questi movimenti erano già emersi negli anni scorsi. Ma non è mai stata messa in atto un’azione veramente efficace per fermarli. Da un lato il Comune dovrebbe chiedere l’intervento della Polfer, per fermarli prima che arrivino in città. Dall’altro era stata garantita una maggiore azione sul territorio della Polizia Locale, ma ancora non si è visto molto”.