Varese, il Nuovo centrodestra scende in piazza. Contro il rimpasto di giunta

Il partito di Alfano, guidato a livello cittadino da Giovanni Chiodi, sarà presente in piazza Monte Grappa per ‘denunciare’ la propria cacciata dalla maggioranza

21 Novembre 2014
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Ncdpartito

Il Nuovo centrodestra scende in piazza contro il rimpasto di giunta. Il partito, guidato a livello cittadino da Giovanni Chiodi, sarà presenta a Varese con un gazebo dalle 9.30 alle 13 in piazza Monte Grappa. “Scenderemo in piazza a Varese per affermare il nostro sdegno verso le decisioni delle segreterie politiche di Lega e Forza Italia, con la complicità dell’Udc, di estrometterci dalla maggioranza comunale di Varese – dice Chiodi – ribadiamo inoltre il nostro duro giudizio sull’incomprensibile scelta del Sindaco Fontana di licenziare il suo Vice Carlo Baroni e scendiamo in piazza per dire a tutta la città che, anche se ingiustamente cacciati in minoranza, noi non molliamo! Vogliamo ribadire il valore della nostra presenza e della nostra azione amministrativa che continuerà ad essere orientata alla realizzazione di un programma politico per il bene della città”.

Il testo del volantino

Dopo le recenti vicende politiche varesine voglia-mo fare chiarezza su quale sarà la nostra posi-zione nei confronti della giunta Fontana, da cui siamo stati cacciati per volontà delle segreterie dei partiti della Lega Nord e di Forza Italia e non certo per non aver rispettato il programma di governo condiviso con le forze politiche che oggi ci mettono alla porta.
Durante la seduta del Consiglio Comunale di Varese dello scorso 13 novembre, siamo intervenuti per ribadire al Sindaco che, pur essendo stati estromessi dalla maggioranza, continueremo il nostro lavoro per il bene della Città di Varese e dei suoi cittadini.
Anche se in minoranza e con qualche defezione, non abbiamo cambiato idea sul programma, benché siamo stati messi all’opposizione, perché quel programma lo abbiamo scritto e condiviso e lo riteniamo ancora valido per dare un futuro a questa città, ai cittadini che la abitano e alle imprese che vi operano.
Continueremo ad avere un giudizio molto negativo rispetto alla scelta del sindaco di aver licenziato il vicesindaco Carlo Baroni.
Non cederemo su quelli che sono i principi non negoziabili – come definiti da Papa Benedetto XVI – e continueremo ad affermarli attraverso azioni di governo.
Non smetteremo di essere una forza politica propositiva per il bene della nostra città, non intenzionata a creare muri ma un dialogo costante con chi lavora per il bene comune.

I fatti accaduti a Varese impongono però una riflessione su quali logiche debbano guidare chi, oggi ma anche domani, si appresta a raccogliere la sfida del governo della Città.
Serve una svolta!
Serve una svolta nel modo di far politica e nel modo di amministrare.
Il Nuovo Centrodestra di Varese è una realtà partitica nuova, che non si limita al tornaconto politico del proprio vessillo elettorale e dei suoi militanti.
Il Nuovo Centrodestra di Varese è un partito aperto a tutti quelli che lavorano per il bene della città, un partito che è innanzitutto uno strumento attraverso cui le persone, con la loro libertà e la volontà di aggregazione, possano essere ancor più protagoniste.
La politica non può, e non deve, essere ridotta allo scontro tra posizioni ideologiche contrapposte dietro cui nascondersi. Deve infatti riuscire ad aprirsi alla società in maniera costruttiva, coinvolgendo i cittadini, le Associazioni, gli Enti territoriali e perfino i Comitati di protesta in un dialogo concreto ed efficace per costruire il bene comune attraverso una sintesi tra le diverse posizioni.
Sentiamo, oggi più che mai, la necessità di aprire le porte alla cittadinanza varesina e cogliere insieme l’opportunità di andare oltre gli steccati tradizionali per fondare una «amicizia civica, che generi virtù, costumi, proposte, che aiuti la politica a tessere una vita sociale e un quadro istituzionale che favorisca le libertà realizzate e rispetti i soggetti in campo», come suggerisce l’Arcivescovo Scola.
Devono finire i tempi in cui il Sindaco della città viene scelto altrove.
Devono finire i tempi in cui le segreterie nazionali dei partiti intervengono per determinare la fine del lavoro di un bravo assessore.
Vogliamo restituire dignità alla politica locale insieme a chi, come noi, è interessato a lavorare per il bene comune, rispondendo ai bisogni reali delle persone attraverso proposte amministrative concrete (come l’alleggerimento della pressione fiscale comunale per le famiglie introdotta per la TASI e per i servizi educativi) per rendere la nostra città più bella e più vivibile, ricca di cultura e in grado di guardare all’Europa come la più grande opportunità degli ultimi sessant’anni di storia contemporanea.

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