
I comitati “scaldano” i motori. E si preparano a scendere in campo per le elezioni del 2016. dove, molto probabilmente, costituiranno una lista civica che andrà a sostegno del Partito democratico.
Questa la strategia che sta venendo delineata in questi giorni dai vertici delle diverse realtà che, da inizio anno ad oggi, hanno “rivoluzionato” la vita pubblica cittadina. Innanzitutto il Comitato Varese2.0, nato per contrastare il parcheggio alla Prima Cappella ma poi passato in generale a portare avanti anche altre battaglie legate alla tutela del territorio. Quindi le Piccole Vedette Lombarde e il Comitato No Parcheggio alla Prima Cappella.
Naturalmente si tratta di notizie non ufficiali, dal momento che formalmente non sarebbe stato siglato ancora nessun accordo con il centrosinistra. Tuttavia, l’indiscrezione trova diverse conferme anche tra le file democratiche.
Sulla pagina Facebook di Varese2.0 intanto si può leggere l’invito alla riunione organizzativa, che rappresenterebbe il primo passo verso la realizzazione di un soggetto civico da lanciare alle elezioni. Leader naturale di questo soggetto sarebbe l’agronomo Daniele Zanzi, tra i fondatori di Varese2.0 insieme a Laura Caruso, Alessandro Ceccoli, Alessandro Maria Vinci, Francesco Migliorini, Roberto Gervasini ed Emilio Ghiggini. Zanzi potrebbe essere il candidato civico nell’ottica di primarie aperte del centrosinistra.
«Domani sera, ore 21 (mercoledì, ndr), si riuniscono presso la sede Auser,in Piazza De Salvo,i rappresentanti dei diversi comitati civici varesini per concordare una linea comune e condivisa d’azione su alcuni temi scottanti e d’attualità della vita cittadina.
Non solo, sarà l’occasione per concludere un processo di coordinamento ed unificazione delle diverse forze cittadine che stanno operando sul territorio per un diverso modo di fare politica» si legge come messaggio ufficiale di Varese2.0
Non tutti però sembrano d’accordo. Il problema sostanziale è che i comitati, ma in particolare Varese2.0, sono composti anche ai vertici da persone di diversa estrazione politica, sia di destra che di sinistra. E mentre per portare avanti una battaglia civica, come può essere la tutelare del territorio da un’opera che viene considerata dannosa, queste differenze sfumano, se si tratta di scendere in campo vicini ad un partito politico, i problemi sorgono. Sotto il post ecco la risposta di Laura Caruso.
«Come già detto fra noi del Comitato quando preparavamo gli interventi al Santuccio (e mi era parso foste tutti d’accordo) si ad un coordinamento ma assolutamente no all’unificazione. Credo quindi che da parte mia sia giunto il momento di formalizzare l’uscita dal Comitato ed augurarvi buon lavoro. Continuerò a seguire il parcheggio per la parte di cui mi sono interessata e che è nata e sta giungendo a termine grazie al coraggio di Andrea Badoglio e Paolo Bocedi, cari auguri a tutti».