Uno spettacolo che, insieme a una riflessione profonda sul potere, porta in scena il mondo dei trentenni indecisi. A dar voce, corpo e anima alle strane figure protagoniste di questo monologo Andrea Bochicchio. Regia di Rita Pelusio.
In un periodo di grandi cambiamenti, dalla Chiesa ai governanti, I Am leto propone un’esilarante riflessione sulle dinamiche del potere, tanto necessario quanto pericoloso. Al centro della scena, un trono vuoto: chi degli aspiranti lo prenderà? Quale dei pretendenti si rivelerà adatto al ruolo? Nelle mani di chi ci sentiamo di mettere il nostro futuro?
L’universo dei trentenni contemporanei diventa il pretesto per raccontare una generazione disorientata, incerta, disinteressata alla politica e abituata ad amori liquidi. Incapace di scegliere, proprio come Amleto, il principe degli indecisi.
Andrea Bochicchio dà vita a una serie di personaggi strampalati che incontriamo ogni giorno. Figure sognanti o rassegnate, permeate di ironia e disincanto, figlie più o meno consapevoli di una crisi di valori. Un figlio di papà a cui basta chiedere per avere tutto ciò che vuole, dalla macchina a un posto da primario. Un agente immobiliare che ripete come un mantra i consigli del buon venditore. Un tamarro del nuovo millennio che sogna di diventare famoso a ritmo di zumba. E poi ancora: il padre moderno che vuole vivere il parto da protagonista, il toy boy, il tifoso da stadio. Ad accompagnarci nel viaggio attraverso questa generazione (forse) perduta è il buffone di corte che paradossalmente, proprio in quanto folle, è l’unico che riesce a mantenere uno sguardo lucido sulla società.