La soluzione per l’ex Caserma Garibaldi e la sistemazione di piazza Repubblica, “preda” di un degrado non solo urbanistico ma anche sociale. L’unificazione delle stazioni, progetto che venne lanciato in pompa magna oltre cinque anni fa, quindi rimase fermo, e oggi che il Pgt è stato approvato ritorna nell’agenda politica del Comune.
Infine, il parcheggio alla Prima Cappella. Sebbene, decisamente, quest’ultima opera non abbia una portata pari alle altre. Ed anzi non rappresenti certo una priorità per Varese. In ogni caso fa parte degli obiettivi che la giunta si è posta. Sono tre i fronti che rappresentano “l’ultima chiamata” per la giunta Fontana. Per ottenere qualche risultato, l’esecutivo ha meno di due anni di tempo.
Dopodiché, se arriverà a fine mandato, l’esecutivo più lungo della storia degli ultimi vent’anni (non ci sono mai stati due mandati completi, durante la seconda repubblica, con lo stesso sindaco), probabilmente rischia di non lasciare nessun segno sulla città. E non parliamo solo di grandi opere, ma anche di un’ordinaria amministrazione abbastanza scarsa. Nella quale possiamo trovare solo poche eccezioni di assessori che, in controtendenza, hanno invece saputo fare decisamente bene il proprio lavoro con una scarsità di mezzi notevole e senza precedenti.
Ex Caserma Garibaldi
In questi giorni potrebbe esserci qualche novità sulla possibilità o meno di abbattere il muro di via Spinelli. Ma, visti i precedenti, è meglio essere molto prudenti.
L’unica cosa certa è che per la fine di luglio il Comune dovrebbe poter presentare il masterplan di piazza Repubblica.
Unificazione stazioni
Alla fine, con i ritardi sul Pgt, era tutto stato “congelato”. Ma oggi il progetto riparte. Anche se abbastanza in sordina, dal momento che la grande priorità per Varese è ovviamente sistemare e riqualificare piazza Repubblica.
“La precedenza verrà data all’ex Caserma Garibaldi e al masterplan di piazza Repubblica – spiega l’assessore all’Urbanistica Fabio Binelli (Lega Nord) – in ogni caso, dovrà partire anche la progettazione del masterplan delle stazioni. Le indicazioni contenute nel Pgt, infatti, sono un po’ diverse rispetto a quelle del progetto iniziale, che ormai risale ad anni fa”.
“Sostanzialmente ai nostri uffici toccherà la realizzazione del masterplan – dice – dopodiché la procedura ideale è quella di aprire il bando per la progettazione ed esecuzione dell’opera, in modo che siano i privati che concorreranno, sulla base dei limiti del masterplan, a prendersi l’onere della progettazione e quindi anche a proporre soluzioni diverse, tra le quali potremo scegliere”.
Naturalmente, sarà un processo abbastanza lento quello delle due stazioni. “Sulle date non possiamo dare certezze – sottolinea l’assessore – posso solo auspicare che il masterplan sia portato in consiglio comunale entro la fine dell’anno”.
Si tratterebbe già di un passo in avanti, visti i tempi e i ritardi accumulati finora. Il progetto delle due stazioni non prevede più l’unificazione delle linee ferroviarie, ma solo l’unione dei due edifici. Che avverrebbe attraverso una struttura ponte che andrebbe a coprire piazzale Kennedy. “Dove sotto, oltre a continuare ad essere a parcheggio, verrebbe realizzata la stazione per tutti gli autobus che passano da Varese. Non solo quelli extraurbani, come è oggi, ma anche quelli cittadini, che invece hanno il punto principale di passaggio, oggi, spostato più verso il centro”.
Parcheggio alla Prima Cappella
Da lunedì 30 giugno il Comitato Varese2.0 ha dato il via alla diffusione capillare del volantino contro la realizzazione dell’opera (leggi qui).
Forza Italia, che finora non aveva tenuto una linea particolare sul parcheggio, l‘ha inserito tra le priorità del documento di rilancio amministrativo consegnato qualche giorno fa al sindaco.
L’iter sta di fatto proseguendo e, dopo la bocciatura della proposta di referendum, appare difficile un ripensamento da parte dell’amministrazione o il blocco dell’opera. L’unica strada che i contestatori del parcheggio possono ormai percorrere è quella legale. E un ricorso al Tar, da parte dell’associazione ambientalista Fare Verde, dovrebbe essere depositato.
A settembre si avrà un’idea più chiara di quello che succederà, anche se è possibile che la partenza dei lavori, una volta completato l’iter, possa avvenire prima.
Marco Tavazzi