Varese culla del Risorgimento. Successo per il percorso storico realizzato da Floreat

Un tour alla riscoperta dei luoghi teatro della seconda guerra di indipendenza attraverso Biumo Inferiore. Grande partecipazione di pubblico e la dimostrazione che esiste un patrimonio che occorre valorizzare di più

19 Maggio 2014
Guarda anche: AperturaCultura Musica Spettacolo
Risorgimento

Alla ricerca delle radici risorgimentali di Varese. Perché la città giardino, durante la seconda guerra di indipendenza, fu uno dei teatri principali dei moti che portarono alla nascita del futuro Regno d’Italia.

Un patrimonio storico che non viene particolarmente valorizzato. Quando potrebber diventare un vero e proprio “percorso turistico”. A dimostrarlo è stata la visita guidata organizzata dall’associazione culturale Floreat, guidata da Luisa Oprandi e Luciano Ronca, in collaborazione con Varese per l’Italia 26 maggio 1859 e con la Parrocchia di Biumo Inferiore.

Alla visita guidata al rione, che si è svolta domenica pomeriggio, di Biumo inferiore organizzata da Floreat erano presenti 96 persone.

Ecco le tappe del tour

Il percorso è iniziato con la visita guidata (a cura della dottoressa Albertina Galli, guida turistica della provincia di Varese) nella chiesa parrocchiale antica di piazza XXVI Maggio.

È proseguita all’interno delle splendide sale affrescate di Palazzo Litta Orrigoni (sempre a cura di Albertina Galli e dell’architetto Ovidio Cazzola).

Quindi il professor Leonardo Tomassoni ha proposto un particolareggiato excursus storico sulla vicenda patriottica che ha coinvolto Varese dal 24 al 31 maggio 1859 proprio nel rione di Biumo.

In seguito, percorrendo via Walder, la visita è proseguita sino a Villa Selene (villa Oppliger Dandolo) all’incrocio tra via Dandolo e via Morazzone/Sabotino, con la guida della storica professoressa Ivana Pederzani (docente di Storia moderna alla Cattolica di Milano) e con la possibilità di ingresso nel parco grazie alla cortese disponibilità della famiglia Oppliger, attuale proprietaria della villa. Pederzani ha spaziato tra le vicende della famiglia Dandolo e la Varese dei salotti di primo Ottocento.

A conclusione del percorso è stata visitata, sempre con la guida di Galli, la Chiesa della Madonnina in prato, della quale sono stati ammirati la pala della Madonna e gli affreschi delle cappelle e della cupola con le raffigurazioni degli angeli musicanti.

Nella chiesa il violista Teo XhokaXhi e l’organista Gianpiero Zucchi hanno offerto un suggestivo momento musicale.

Insomma, una visita riuscita, grazie all’impegno delle associazioni che operano sul territorio. Le istituzioni potrebbero però trarre spunto e, visto che si parla molto di Varese turistica, far diventare questo tour un’offerta culturale per la città.

Leggi anche:

  • Il nuovo piantone arriverrà il 21 novembre

    In via Veratti arriverà il nuovo piantone, un meraviglioso Ginkgo Biloba di 12 metri di altezza e circa 25 anni di età. La piantumazione è prevista per il 21 novembre. L’intervento di preparazione della sede dove verrà piantato il nuovo albero dureranno circa una settimana. Intanto, fino
  • In consiglio si accende il dibattito sulle “quote rosa” dei parcheggi

    Una discussione molto intensa e prolungata si è tenuta nella giornata di mercoledì 7 ottobre durante la seduta del consiglio comunale, e che si è conclusa con la sostanziale bocciatura della proposta, cosi come esposta dal consigliere comunale della lista Orrigoni, Luca Boldetti: l’estensione
  • Via Magenta. Al via i lavori di restauro del ponte pedonale

    Cento anni, questa è l’età del ponte pedonale che collega la via Magenta a via Nino Bixio. Per festeggiare il centenario dell’opera all’ingresso della città, l’amministrazione darà il via ai lavori di restauro a partire dai primi giorni della prossima settimana. L’intervento si
  • Smantellato Spazio Giovani di via Como, Lega in rivolta: “Sindaco lavora col favore delle tenebre”

    La ditta incaricata del trasloco è già al lavoro, mentre ancora attende risposta l’interrogazione con cui il consigliere della Lega Marco Pinti chiede al Sindaco di riaprire lo Spazio Giovani di via Como, da dieci anni punto di riferimento delle politiche giovanili della città, nonché