Votare Galimberti al ballottaggio significa avere i finti profughi in giro per la città.
E’ questa infatti la strana proposta, apparsa ieri sui quotidiani locali, del Sindaco di Comerio Silvio Aimetti, compagno di partito di Davide Galimberti.
Sono dello stesso partito, sono della stessa parte politica e sappiamo che vogliono gestire nello stesso modo il caso “finti profughi”.
La loro strategia è puntare sull’integrazione, renderli partecipi della vita pubblica, facendoli diventare parte attiva delle associazioni di volontariato della comunità. L’ultima geniale trovata di Aimetti è quella di affidare ai finti profughi, che non parlano nemmeno italiano, la responsabilità di controllare le nostre strade.
Ci opporremo duramente a questa accoglienza spregiudicata, per controllare le nostre strade è necessario riorganizzare la Polizia locale e proseguire con gli interventi di riqualificazione di alcune zone già avviati dalla giunta Fontana.
Solo Paolo Orrigoni potrà evitare che la nostra Città diventi come le periferie milanesi di Pisapia, ovvero terra di conquista di clandestini; finchè ci sarà un Italiano senza pane a cena, non ci sarà posto per un finto profugo.
Giacomo Cosentino – Consigliere Comune di Varese
Riccardo Santinon – Assessore Comune di Varese