Una mostra alla Madonnina in Prato, organizzata dal Centro Culturale Massimiliano Kolbe, dal Liceo Sacro Monte, dal Decanato di Varese e il Centro Culturale Tommaso Moro di Gallarate in collaborazione con la Parrocchia di San Pietro e Paolo di Biumo Inferiore, Comune di Varese, Provincia di Varese, Fondazione Comunitaria del Varesotto, e il patrocinio di Caritas Ambrosiana.
In occasione di Expo, all’interno della suggestiva cornice della chiesetta della Madonnina in Prato a Varese, una mostra intitolata: “Cosa nutre la vita. Il cibo e l’arte sacra in Varesotto e Canton Ticino“, a cura di Paola Viotto, Francesca Urizzi, Sara Poretti e Laura Bonicalzi e con la produzione dello studio varesino Concreo di Andrea Benzoni.
La mostra, che si compone di una ventina di pannelli, vuole approfondire le rappresentazioni del cibo nell’arte sacra del nostro territorio di età tardogotica. In particolare, attraverso le tre sezioni che compongono il percorso espositivo, vengono presentate le iconografie della Madonna del Latte, dell’Ultima Cena e del Ciclo dei Mesi in quanto sono le più frequentemente attestate nel territorio insubrico.
Se il cibo costituisce la metafora più efficace del bisogno che anima il cuore di ogni uomo, il cristianesimo che ha il suo baricentro nell’avvenimento dell’Incarnazione, in un Dio che si fa uomo e che attraverso la sua debolezza salva l’uomo offrendo se stesso, vero pane del cielo, rappresenta un’interessante prospettiva con cui confrontarsi. L’arte sacra ha sempre avuto una funzione innanzi tutto didattica prima che ornamentale e così se la Madonna del Latte, attraverso la tenera immagine di Gesù Bambino che sugge come ogni bambino dal seno della Vergine, vuol esprimere visivamente il mistero dell’Incarnazione, gli affreschi delle Ultime Cene vogliono ricordare l’istituzione dell’Eucaristia anticipando il tema della Passione. I cicli dei mesi infine, incardinando l’azione umana nel Tempo Divino, permettono al visitatore di accostarsi ad una concezione del valore e della dignità del lavoro assolutamente entusiasmante, quanto eccezionale: esso infatti diventa strumento e possibilità privilegiata per raggiungere il proprio compimento. La mostra, attraverso un percorso espositivo creato anche attraverso un lavoro di schedatura e ricerca bibliografica svolto in collaborazione con la I e la II classico del Liceo Sacromonte, vuole essere un’occasione di riscoperta della proposta cristiana e allo stesso tempo uno strumento di valorizzazione dei beni artistici del nostro territorio.
L’inaugurazione della mostra avverrà venerdì 22 maggio alle ore 18 presso la Sala Montanari, in via dei Bersaglieri 3 a Varese: interverranno Robi Ronza, giornalista, e Camillo Fornasieri, presidente del Centro Culturale di Milano e rappresentante dell’Associazione Italiana Centri Culturali.
La mostra sarà visitabile da sabato 23 maggio a domenica 7 giugno.
Orari apertura: Lunedì-Venerdì: 9 –18.30.
Sabato, Domenica e 2 giugno: 9 -12.30/ 15 -19.30.
Mercoledì e Venerdì apertura serale: 21 –22.30.
Per i gruppi è gradita la prenotazione al n. 347 0886928. (telefonare dalle 12 alle 13,30 e dalle 17 alle 19)
È possibile prenotare anche visite guidate per bambini
In occasione della mostra sarà possibile effettuare visite guidate al battistero di S. Giovanni a Varese, alla chiesa di S. Stefano a Bizzozero e alla chiesa di Santa Maria a Cislago.