Varese commemora Falcone e Borsellino: “Esempi da ricordare e studiare nelle scuole”

Una corona di fiori, e un momento di riflessione da parte dei presenti, le più alte autorità civili e militari, nel Tribunale di Varese. E la consapevolezza che la legalità va difesa e valorizzata ogni giorno

21 Luglio 2014
Guarda anche: AperturaVarese Città
Giudiciricordo

Due figure che non vanno solo ricordate. La loro storia va insegnata nelle scuole come esempio di dedizione alla cosa pubblica e alla legalità.

Questa mattina, lunedì 21 luglio, il sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino è stato commemorato nell’atrio centrale del Tribunale di Varese. Una celebrazione fortemente voluta dal Comune di Varese, rappresentato dal sindaco Attilio Fontana e dal consigliere comunale Giacomo Cosentino, che sono stati organizzatori dell’evento, insieme a tutte le autorità civili e militari: il prefetto Giorgio Zanzi, il presidente del Tribunale Vito Piglionica, il questore Francesco Messina il colonnello dei Carabinieri Alessandro De Angelis.

Il sindaco ha voluto sottolinea come sia importante “celebrare le figure di Falcone e Borsellino. È fondamentale insegnare la loro storia e promuovere tra i ragazzi la cultura della legalità. Anche nella nostra città ci sono state delle aggressioni inaccettabili a chi è chiamato a difendere l’ordine pubblico, da qui l’esigenza appunto a promuovere questa cultura”.

Il prefetto ha ricordato come “l’insegnamento di Falcone e Borsellino è un esempio sulla legalità. E sotto il profilo della legalità c’è ancora molto da fare. Certo le nostre collettività hanno un forte senso civico, ma occorre perpetrare questi valori. E muoversi soprattutto con le istituzioni più vicine ai giovani per tramandare gli insegnamenti che ci arrivano dal loro esempio. Ed evitare che questo il ricordo delle loro gesta venga tradito”.

Il presidente del Tribunale ha sottolineato le difficoltà della lotta alla mafia negli anni Novanta: “Ricordo con affetto Paolo Borsellino, perché presi parte anch’io ad una delle sue indagini, quando ero giudice istruttore a Milano. Una delle indagini per fermare le quali ci furono gli attentati da parte di Cosa Nostra. In ricordo di questi colleghi traggo lo spunto per auspicare un miglioramento, che in gran parte si è già verificato”.

E qui una breve sintesi delle difficoltà in cui i due giudici si mossero: “Non avete idea di cos’era negli anni ’90 fare un’indagine nelle realtà mafiose, quando non c’era nemmeno una norma che prevedeva pene per reati di contiguità alla mafia. Lo Stato non era pronto. Ma da allora a oggi le cose sono cambiate. Non tutto è stato fatto, ma qualche cambiamento c’è stato. E la legislazione è migliorata. Inoltre, le attività di indagine hanno dato tantissimi risultati. Il metodo decisivo è stato puntare sulla confisca dei beni, che annulla la convenienza dell’attività mafiosa”.

Anche il questore Francesco Messina ha avuto contatto diretto con la lotta di Giovanni Falcone.
“Ho avuto la fortuna di lavorare con Falcone – ha detto – su questioni che riguardavano le realtà locali. Ho apprezzato direttamente il suo metodo di combattere contro la mafia. Oggi ricordiamo due eroi. In un momento nel quale, grazie ai passi in avanti delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al raggiungimento di una grande professionalità, possiamo dire che non c’è più bisogno di eroi, grazie all’impegno quotidiano delle Forze dell’Ordine. Quello che bisogna continuare a fare è anche costruire una cultura di legalità e responsabilità. A Falcone e Borsellino va riconosciuto il merito di aver capito dove la mafia andava colpita”.

Il colonnello De Angelis, comandante provinciale dei Carabinieri, spiega che “mai obiettivo fu più sbagliato, da parte della mafia, che colpire Falcone e Borsellino. Perché a seguito di questo sacrificio si è verificato un cambiamento epocale a livello culturale nella terra che da sempre subisce la presenza della mafia. Il nostro compito, oggi, è soprattutto supportare questo cambiamento culturale. E le persone che lottano”.

Il presidente dell’Ordine degli Avvocati Sergio Martelli ha aggiunto che i due magistrati “furono vittime di un momento storico, in cui non ebbero dalla loro parte tutto il Paese, anzi”.

Quindi la parola agli esponenti dei massimi livelli istituzionali, l’eurodeputata Lara Comi (Forza Italia) e i due deputati del Pd Angelo Senaldi e Maria Chiara Gadda.

“Oggi siamo qui per portare avanti il ricordo di due eroi, che troppo spesso furono lasciati da soli. Ma tutti insieme stiamo dimostrando che tutto lo Stato, oggi, dalle forze politiche alle Forze dell’Ordine, la magistrature e il Tribunale, sono uniti per lottare contro la criminalità. La mafia purtroppo si trova ovunque, anche sul nostro territorio. Per questo bisogna continuare a combattere”.

“Loro sono stati due eroi – ha detto Gadda – noi dobbiamo essere eroi tutti i giorni della nostra normalità. La politica deve imparare a generare degli anticorpi, capire quali siano risorse e mezzi necessari soprattutto a chi ogni giorno combatte la criminalità organizzata. A loro noi dobbiamo dare il nostro supporto, perché proprio chi fa politica è il primo servitore dello Stato. Mai più i servitori dello Stato come Falcone e Borsellino devono essere lasciati soli.
E non è solo doveroso ricordare, ma fare nostri questi principi. La Patria è di tutti”.
E Senaldi: “Falcone e Borsellino sono due eroi, due persone che hanno segnato la nostra storia. Come il Delitto Moro ha dato la consapevolezza che il terrorismo andasse combattuto fino in fondo, lo stesso è stato con il loro sacrificio per combattere la mafia”.

La commemorazione si è conclusa con un tributo agli agenti e ai militari delle Forze dell’Ordine, caduti negli attentati, da parte dell’attore Fabio Corradi, che ha letto il celebre brano di Giorgio Faletti, portato a Sanremo, “Signor Tenente”.

Leggi anche:

  • Il nuovo piantone arriverrà il 21 novembre

    In via Veratti arriverà il nuovo piantone, un meraviglioso Ginkgo Biloba di 12 metri di altezza e circa 25 anni di età. La piantumazione è prevista per il 21 novembre. L’intervento di preparazione della sede dove verrà piantato il nuovo albero dureranno circa una settimana. Intanto, fino
  • In consiglio si accende il dibattito sulle “quote rosa” dei parcheggi

    Una discussione molto intensa e prolungata si è tenuta nella giornata di mercoledì 7 ottobre durante la seduta del consiglio comunale, e che si è conclusa con la sostanziale bocciatura della proposta, cosi come esposta dal consigliere comunale della lista Orrigoni, Luca Boldetti: l’estensione
  • Via Magenta. Al via i lavori di restauro del ponte pedonale

    Cento anni, questa è l’età del ponte pedonale che collega la via Magenta a via Nino Bixio. Per festeggiare il centenario dell’opera all’ingresso della città, l’amministrazione darà il via ai lavori di restauro a partire dai primi giorni della prossima settimana. L’intervento si
  • Smantellato Spazio Giovani di via Como, Lega in rivolta: “Sindaco lavora col favore delle tenebre”

    La ditta incaricata del trasloco è già al lavoro, mentre ancora attende risposta l’interrogazione con cui il consigliere della Lega Marco Pinti chiede al Sindaco di riaprire lo Spazio Giovani di via Como, da dieci anni punto di riferimento delle politiche giovanili della città, nonché