
Varese capofila della formazione per i dottori agronomi e forestali. Si è svolto infati martedì e mercoledì nella città giardino il primo corso ufficiale organizzato dall’Ordine professionale di Varese, con relatori di alto livello e con studio sul campo effettuato nei giardini estensi, nel Parco di Villa Mirabello e, l’ultima giornata, a Villa Mylius.
“Dinamiche d’azione dei funghi agenti di carie del legno e conseguenze sulla stabilità degli alberi in ambiente urbano” è il titolo del corso di formazione organizzato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Varese, che ha avuto luogo il 3 e 4 giugno nella sede del Comune di Varese.
“Gli alberi ad alto fusto – spiega Marco Giorgetti, presidente dell’Ordine – possono tollerare grosse porzioni interne di legno cariato senza necessariamente essere pericolosi. A seconda delle specie e della vitalità del fungo agente di carie del legno, alcuni alberi hanno una buona capacità di formare solide barriere e formano legno sano che migliora le condizioni statiche della pianta. È fondamentale aggiornarsi sulle attuali conoscenze scientifiche per poter dare giudizi sulla stabilità delle piante e per poter definire i migliori interventi da adottare. L’Ordine ha voluto organizzare un corso di formazione per migliorare le competenze e la conoscenza sulla valutazione di stabilità delle piante, attività sempre più richiesta sia da enti pubblici che da privati ed esclusiva dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali”.
Come relatori sono stati chiamati infatti i maggiori esperti al mondo della materia, Francis Schwarze e Paolo Pietrobon: alcune delle loro scoperte scientifiche sono state considerate pionieristiche.
Presenti al corso anche il presidente regionale dell’Ordine Gianpietro Bara e il vicepresidente Martino Bisaccia. Hanno frequentato il corso 62 persone.
“Un corso di successo, sono venuti colleghi da tutta la Lombardia. E anche dal Sud” ha commentato il presidente regionale.
Sull’importanza della professione, soprattutto in questo periodo che vede tantissimi enti locali, tra cui Varese, essere in fase di approvazione del Pgt, ha spiegato come “i comuni hanno sensibilità diverse sul coinvolgimento degli agronomi nella redazione del Piano di governo del territorio. A Brescia, ad esempio, c’è stato un coinvolgimento del 100%. In altri comuni un po’ meno. L’errore che spesso viene fatto è quello di compensare opere urbanistiche con un tipo di verde di scarsa qualità, che poi ha bisogno di continua manutenzione e quindi crea costi eccessivi. Bisogna invece puntare sulla qualità e sul tipo di interventi“.
Su Varese l’assessore al Verde pubblico Stefano Clerici garantisce che “l’assessorato è soddisfatto del Pgt preparato dall’Urbanistica, perché prevede una forte tutela del territorio”.