
“L‘Europa è una necessità perché l’Unione oggi si confronta con continenti con una popolazione più numerosa e quindi lo stare insieme degli Stati nazionali serve per poter giocare un ruolo nel mondo” lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo, intervenendo il 23 settembre mattina a Varese al primo appuntamento del Convegno ‘L’Europa che vogliamo. I valori del PPE in provincia di Varese‘. Il Presidente, che è membro del Comitato europeo delle Regioni e Vice Presidente della Calre, la Conferenza delle Assemblee legislative europee, ha parlato della sua esperienza diretta a Bruxelles:
“L’Europa va cambiata alla luce della sfiducia che oggi i cittadini dimostrano nei confronti delle istituzioni europee. Ci sono però dei punti cardine che non possono essere messi in discussione, come il mercato unico e la moneta unica necessari per poter vendere i nostri prodotti ed esportare le nostre competenze. Se abbandonassimo l’euro si verificherebbe la svalutazione dei nostri patrimoni e la crescita del prezzo dei prodotti che noi importiamo, come ad esempio l’energia. Allo stesso modo per poter dare prospettiva ai nostri giovani resta imprescindibile il programma Erasmus che permette ai nostri studenti di poter fare esperienze importanti all’estero”. Cattaneo, che questa mattina è intervenuto insieme al Consigliere regionale Luca Marsico e all’eurodeputata Lara Comi, ha sottolineato la sua preoccupazione rispetto all’approccio “tecnocratico e burocratico delle istituzioni europee che ha portato a sentimenti di sfiducia da parte dei cittadini”. Solo un italiano su tre pensa infatti che l’Europa sia una opportunità, secondo i dati diffusi da Eurobarometro. “Una soluzione – ha proseguito Cattaneo – per recuperare la fiducia è difendere e ampliare il potere decisionale dei territori. Secondo i nuovi criteri, i fondi per le politiche di coesione saranno distribuiti prima alle Regioni con il PIL pro capite più basso. È evidente che la Lombardia, che è la Regione italiana con il prodotto interno lordo più alto, ne rimarrà esclusa. Per invertire la rotta è necessario un maggiore potere decisionale dei territori, affinché si possano esprimere anche altri criteri per la distribuzione delle risorse, come ad esempio considerare anche le zone in Europa che dal 2008 a oggi sono state maggiormente colpite dalla crisi. La Lombardia con le sue imprese, purtroppo è tra queste” ha concluso Cattaneo.