Uboldo: chiede la cittadinanza ma non parla l’italiano. Il sindaco sospende la cerimonia

Il primo cittadino Lorenzo Guzzetti si è rifiutato di proseguire con la cerimonia, quando ha scoperto che la donna non era in grado di pronunciare il giuramento in italiano

19 Gennaio 2015
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Guzzetti

Non sapeva pronunciare il giuramento in italiano. E il sindaco di Uboldo Lorenzo Guzzetti si è rifiutato di conferirle la cittadinanza italiana. Questa la decisione del primo cittadino, che trovandosi a dover dare il riconoscimento ad una straniera, da vent’anni circa residente nel paese, è rimasto sorpreso quando il marito della donna (straniero anche lui, ma la nazionalità della coppia non è stata resa nota per motivi di privacy) si è fatto avanti dicendo:  «Mia moglie vorrebbe che giurassi io al suo posto. Purtroppo non è in grado di giurare in italiano». Il sindaco a quel punto non ha voluto andare avanti, ha fermato tutto e si è tolto la fascia tricolore.

«In qualità di sindaco – ha detto Guzzetti – rappresento una nazione che ha le sua fondamenta sulla Costituzione che attribuisce uguaglianza a un uomo e una donna. Come ha giurato il marito, doveva giurare lei».

La coppia è tornata due settimane dopo, quando la moglie aveva imparato a memoria la formula in italiano.

Il sindaco ha quindi spiegato meglio: «Non ritengo ammissibile che chi vive in Italia da così tanti anni non conosca l’italiano. Poi mi ha sorpreso che la donna desse per scontato che potesse giurare il marito al suo posto. Questo fa pensare al valore che in certi Paesi c’è della donna».

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