
Un Pgt per preservare il territorio. Se dall’opposizione sono arrivate polemiche sul Piano di governo del territorio approvato dalla maggioranza di Tradate, il presidente della commissione Urbanistica, Lavori pubblici, Mobilità e Ambiente Maurizio Alberti, esponente della lista civica Partecipare Insieme Tradate, ha spiegato nel suo intervento che la grande “rivoluzione” è aver fermato la cementificazione.
“Chi ha capito quale sia la filosofia del Pgt è perché ha ancora nella testa le centinaia di migliaia di metri cubi che la nostra città ha subito in questi anni ed associa il governo del territorio alla possibilità di completare e rilanciare l’opera – ha detto – governo del territorio significa per noi innanzitutto il rispetto per la nostra terra, tanto precedentemente devastata e cementificata; finalmente qualcuno, questa maggioranza, ha il coraggio di fermare, speriamo per sempre, la lenta inesorabile espansione del grigio iniziata quindici anni fa e che continuerà, la sua opera di devastazione, purtroppo per i piani già consolidati del vecchio Prg, ancora per anni”.
Insomma, una critica al centrodestra che ha governato ininterrottamente Tradate per diversi anni fino a poco tempo fa.
“D’ora in poi si incentiveranno, questa sarà la vera sfida, tutte le operazioni tese al recupero qualitativo ed energetico all’interno del tessuto urbano ma senza intaccare le ultime aree verdi, questa è una scelta di grande coraggio che troverà anche la contrarietà di qualche cittadino ma sicuramente l’approvazione della stragrande maggioranza dei tradatesi che, votandoci, hanno voluto innanzitutto affermare la voglia di fermare il consumo di suolo”.
E un richiamo alla Varesina bis, considerata un’opera che non serve.
“Con poche altre legislature come le precedenti avremmo omologato Tradate all’interno di una grande conurbazione compresa tra statali Varesina e Sempione (per inciso proprio per questo piano è funzionale la Varesina bis alla quale ci opponiamo fermamente)”.
E infine: “Il Pgt è solo il primo passo, delinea le linee essenziali entro le quali la città potrà crescere sul piano qualitativo, ambientale, di mobilità dolce, culturale. So che non è il momento giusto per dirlo poiché siamo alla fine di una estenuante maratona ma il vero lavoro inizia adesso.
Mi sento di ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo primo, estenuante obbiettivo ed anche tutti quei cittadini che hanno fornito proposte nella direzione del miglioramento della città, rivolte verso il bene collettivo.
È una svolta, ne siamo orgogliosi e responsabili, lo facciamo perché mettiamo al primo posto la qualità della vita dei tradatesi tutti, se questa non è filosofia.
Concludo dicendo che mi sarebbe proprio piaciuto conoscere invece quale era la vera filosofia che stava sotto il vecchio Prg e sotto le sue quasi 100 varianti. Avrei avuto modo facilmente di confrontare le parole dette allora con i fatti che oggi abbiamo davanti”.