La grande distribuzione non sarà prevista nel centro della Fornace a Tradate. Una decisione che, oltre al rischio di un ricorso al Tar dei diretti interessati, ha visto una polemica tra maggioranza e opposizione.
La lista civica “Partecipare Insieme Tradate” ha sostenuto la bocciatura dell’osservazione che avrebbe previsto la creazione di un nuovo centro commerciale. E lo rivendica attraverso l’intervento del capogruppo Christian Calabrese.
“Diversi sono i motivi che ci hanno fatto dire no alla grande distribuzione alimentare alla Fornace – spiega Calabrese – problemi di viabilità (tutti sanno che questa amministrazione non vuole che la varesina bis attraversi il parco dei tre castagni, ciò vuol dire che, se dovessimo vincere questa ulteriore battaglia, il traffico tra centro commerciale ed il peduncolo di pedemontana potrebbe aumentare), tutela dell’ambiente urbano (a parer nostro un altro centro commerciale non farebbe che penalizzare il commercio di vicinato del centro cittadino, anche a fronte della chiusura del passaggio a livello di Abbiate Guazzone), tutela sociale del lavoratore”.
E quindi Calabrese rivendica il fatto che l’opposizione del movimento è dovuta a anche a questi interessi “di carattere generale, previsti dalla direttiva Bolkestein e recepiti dal D. Lgs 59/2010, che tuttavia non sono stati contemplati dal parere tecnico richiesto dal Comune. Per questi motivi Partecipare Insieme Tradate si è opposta all’osservazione 97. Prima degli interessi personali, l’interesse della comunità che ci ha eletti. Avanti così, per il bene della città, per il bene di tutti”.