A Gallarate la Tasi sarà al 2 per mille. Almeno questa è la proposta del centrosinistra.
L’annuncio arriva dagli stessi partiti che sostengono la giunta. E che spiegano ai cittadini la necessità di porre la Tasi a quel livello “per recuperare 5 milioni dei 9 tagliati dallo Stato”.
I comuni, sottolineano infatti, possono scegliere un’aliquota compresa fra 1 e 3,3 per mille, decidere quanto fare pagare a inquilini in affitto (fra 10 e 30%), definire eventuali detrazioni. L’aliquota si applica sul valore catastale dell’immobile (come era per l’IMU), quindi vi è già una prima differenziazione in base al tipo di casa che si abita: quanto più vale tanto maggiore è la tassa.
“La proposta della maggioranza è di fissare un’aliquota omogenea, sufficientemente bassa (soprattutto se paragonata ai comuni del varesotto, dove spesso è stata massa al massimo consentito) anche per rendere più chiaro il meccanismo, rendere possibili ed efficaci i controlli e combattere l’evasione dei soliti furbi” spiegano gli esponenti di Sinistra ecologia e libertà.
“Ciò permetterà una più facile compilazione del bollettino, che quindi il comune invierà a casa di ciascuno (nonostante sia una tassa in autoliquidazione e quindi è al cittadino che spetta il compito di calcolarla). Con risparmi economici e di tempo nell’evitare di chiedere aiuto a professionisti o CAF per farsela compilare”.
Ci saranno quindi sgravi “per le abitazioni di tipo A4, A5 e A6, dove non si dovrà pagare la TASI. Nel tentativo di aiutare le famiglie più in difficoltà, senza finire per dare una mano a chi imbroglia presentando ISEE al limite della soglia di povertà, mentre viaggia magari col SUV e si gode vacanze che lavoratori onesti non si possono permettere, si è scelto di prendere come riferimento l’effettiva condizione di vita. Chi abita in una casa povera è certamente povero ed è giusto aiutarlo. Chi abita in una casa di lusso e dichiara redditi risibili, dovrà pagare come gli altri”.
Chi ha invece pagato l’IMU sulla prima casa (case di lusso, tipologia A1, A8, A9) pagherà sempre la TASI al 0,2% ma si vedrà ridotto l’IMU di pari percentuale (dallo 0,6 allo 0,4). Senza quindi ulteriori aggravi, come vuole la legge.
Ugualmente chi ha pagato l’IMU sulla seconda casa e per gli immobili diversi dalla residenze, vedrà ridotta l’IMU a 0,86% così che sommando la TASI non si superi il limite dello 1,06. Si è scelto per l’abbassamento dell’IMU e contemporanea applicazione della TASI perché per le attività produttive la TASI è detraibile. In questo modo dunque rimarrà invariato il contributo da pagare, ma a seguito della modifica, sarà possibile detrarre in misura maggiore.
Le aliquote dovranno essere approvate dal consiglio comunale a inizio settembre.