Stop a spaccio di droga e prostituzione al Parco Pineta

Le Prefetture di Varese e Como hanno messo in atto un’operazione congiunta, insieme alle Forze dell’Ordine, per mettere in sicurezza l’area teatro di numerose attività illegali

16 Aprile 2015
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Poliziafoto

Un’azione in sinergia tra Varese e Como per porre fine alle attività illegali nel “Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate”. Che consistevano soprattutto nello spaccio di droga e nella prostituzione.

E’ stato effettuato nella mattinata di ieri, mercoledì 15 aprile, un coordinato servizio interforze nell’intera area, con il coinvolgimento di personale appartenente alle Questure di Como e Varese, nonché ai rispettivi Comandi Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, al Corpo Forestale dello Stato ed allo stesso Ente Parco.

Il servizio in questione fa seguito alle intese intercorse tra i Prefetti di Como, Bruno Corda e Varese, Giorgio Zanzi, in occasione di varie Riunioni Tecniche di Coordinamento dei Responsabili delle Forze di Polizia delle due province, estese, in alcuni casi, alla partecipazione dei Sindaci dei Comuni interessati, nel corso delle quali sono state più volte segnalate varie problematiche di ordine e sicurezza pubblica riguardanti il comprensorio del “Parco Pineta”.
Infatti, la zona in questione, avente carattere boschivo, è nota da tempo per la presenza di spacciatori, per lo più di origine maghrebina, i quali, approfittando della fitta vegetazione, nonché di una capillare diramazione di sentieri e di un collaudato sistema di vedette, riescono a nascondersi e, all’occorrenza, a sfuggire facilmente ad eventuali controlli delle Forze dell’Ordine, praticando i propri traffici illeciti a tutte le ore del giorno.
Di conseguenza, anche se l’attività di spaccio viene prevalentemente praticata all’interno del Parco, le aree limitrofe sono divenute negli anni luogo di abituale ritrovo di tossicodipendenti, che si inoltrano continuamente lungo i sentieri ubicati nelle immediate adiacenze delle abitazioni, al fine di entrare in contatto con i propri “fornitori”.

Tale situazione è fonte di preoccupazione per i residenti, i quali sono costretti ad assistere ad un continuo andirivieni di persone, impegnate in attività di spaccio e consumo di stupefacenti e sono dissuase dal frequentare le aree del Parco Pineta a fini di svago.
Considerazioni analoghe valgono per il fenomeno della prostituzione, che contribuisce in maniera significativa al degrado dell’area, in quanto praticata con particolare pervicacia, anche in prossimità di zone residenziali.

Peraltro, in occasione di un mirato servizio effettuato dalla Compagnia Carabinieri di Como il 6 marzo scorso, nella zona ricompresa tra i comuni di Castelnuovo Bozzente e Binago, è emerso che, all’interno del Parco, erano state realizzate svariate strutture più o meno fisse, le quali sono utilizzate come luoghi di bivacco dagli spacciatori per l’attività di confezionamento e vendita di sostanze stupefacenti.
Al fine di contrastare i fenomeni in argomento, corrispondendo in maniera più efficace alle legittime richieste di sicurezza provenienti dalle collettività interessate, i Prefetti di Como e Varese e i responsabili delle Forze di Polizia delle due province hanno convenuto di pianificare il servizio di cui si è detto, il quale è stato opportunamente preceduto da un’accurata ricognizione effettuata dalle Forze dell’Ordine, volta ad individuare i punti strategici di accesso alle aree boschive, nonché ad acquisire ogni pertinente informazione in merito all’allestimento di strutture adibite al ricovero degli spacciatori e si è avvalso dell’ausilio di appositi contingenti di rinforzo e di elicotteri, in modo da consentire una generale cinturazione dell’area di interesse da parte di equipaggi automontati delle Forze di Polizia, con contestuale attività di controllo appiedato all’interno del Parco a cura di personale dell’Arma dei Carabinieri, coadiuvato da operatori cinofili della Guardia di Finanza e pattuglie del Corpo Forestale dello Stato.

Complessivamente l’operazione svolta ieri è stata attuata dalle ore 9,00 alle ore 15,00 circa ed ha coinvolto n. 20 dipendenti delle Questure di Como e Varese, n. 21 operatori del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia della Polizia di Stato, n. 156 militari appartenenti all’Arma dei Carabinieri, n. 16 militari appartenenti alla Guardia di Finanza, con 4 unità cinofile antidroga, n. 7 appartenenti al Corpo Forestale dello Stato e n. 4 appartenenti al Comando di Polizia Locale di Tradate (VA).
In esito a detta operazione, sono state controllate 159 persone, di cui 33 extracomunitari e 103 autovetture e si è provveduto alla denuncia in stato di libertà di 2 persone per il reato di cui all’art. 73 D.P.R. 309/1990, all’arresto di 1 cittadino extracomunitario per il medesimo reato, alla segnalazione alle competenti Prefetture di 7 persone quali assuntori di stupefacenti alla denuncia in stato di libertà di una ulteriore persona per il reato di cui all’art. 6, comma 3 D.Lgs. 286/98, al sequestro di gr. 178,50 di sostanza stupefacente, alla segnalazione di 3 persone ai fini dell’adozione del foglio di via obbligatorio, al controllo di n. 7 prostitute (tutte cittadine extracomunitarie) ed alla rimozione di 11 postazioni utilizzate per l’esercizio della prostituzione in zona boschiva.

Il servizio di cui si è detto intende restituire il “Parco Pineta” alla normale fruizione da parte dei cittadini, specie in vista della stagione estiva che costituisce momento privilegiato per escursioni e attività di tipo naturalistico e verrà replicato in futuro, allo scopo di garantire la permanenza dei risultati operativi conseguiti.

 

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