Gli Sportelli Micologici, attivati dal Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di ATS Insubria, come da calendario predefinito, disponibile sul sito di ATS, sono raggiungibili, su appuntamento, da luglio a novembre, per valutare, gratuitamente, la commestibilità dei funghi, raccolti dai cittadini per il consumo personale.
ATS Insubria informa che presso gli sportelli micologici vengono fornite indicazioni anche rispetto al consumo sicuro dei funghi e ricorda che la raccolta dei funghi deve rispettare le seguenti indicazioni: cogliere solo le parti fuori terra, dall’alba al tramonto, ed è bene rammentare che il quantitativo massimo di raccolto consentito è di 3 chilogrammi a persona, salvo esemplare unico di maggior peso o che si tratti di “chiodino” in un unico ceppo.
Il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di ATS Insubria invita alla prudenza tutti coloro che già raccolgono abitualmente funghi e invita i principianti al rispetto dei consigli relativi alla sicurezza per chi si addentra nel bosco. Inoltre, invita a seguire le indicazioni per la raccolta delle singole specie fungine nel rispetto dell’ambiente
Verifica dei funghi: come funziona
Gli ispettori micologici, autorizzati da ATS Insubria, effettuano, gratuitamente, l’esame dei funghi per fornire la certificazione micologica prevista con il giudizio di commestibilità relativo ai funghi esaminati. Nel 2019 i micologi di ATS Insubria hanno esaminato 334, 55 kg di funghi e intercettato un quantitativo non commestibile pari a 129,58 kg.
I micologi ricordano che è necessario che i funghi, sottoposti al controllo, siano freschi, interi e che tutte le parti essenziali al riconoscimento siano presentate in contenitori rigidi e forati, separando eventuali specie diverse. Inoltre, tutto il raccolto deve essere sottoposto all’esame di commestibilità, in tempi molto ristretti dal momento della raccolta stessa.
A tutela della salute dei cittadini, gli esperti precisano che i funghi giudicati non commestibili, deteriorati, velenosi o tossici (mortali) vengono ritirati e distrutti, mentre non vengono controllati funghi in fase di decomposizione o presentati in contenitori diversi da quelli consigliati.
Intossicazioni: come comportarsi
ATS Insubria, negli ultimi anni, ha registrato un incremento di intossicazioni: 24 nel 2019, 22 nel 2018 e 7 casi nel 2017, pertanto si sconsiglia il consumo di funghi la cui commestibilità non sia certa. Gli esperti inoltre consigliano di limitare il consumo di funghi soprattutto in pasti consecutivi e raccomandano alle persone intolleranti a particolari alimenti o farmaci e chi soffre di disturbi di stomaco, fegato, intestino, pancreas di evitare il consumo di funghi, sconsigliato anche a donne in gravidanza o allattamento e ai bambini nei primi anni di vita.
È bene precisare che la quasi totalità delle intossicazioni è determinata da funghi non controllati e solo una piccola parte è da imputarsi a funghi in commercio ai quali i consumatori sono intolleranti.
Gli esperti quindi, nel caso in cui insorgano disturbi, dopo il consumo di funghi, indicano di recarsi immediatamente in Pronto Soccorso portando, se disponibili, avanzi dei funghi consumati, residui della pulitura e tutti i funghi della stessa partita eventualmente conservati cotti, crudi o congelati.