
“Che tristezza! Il consigliere Nicoletti, il quale, da settimane, continua a speculare su una questione delicata come quella della sicurezza, non perde l’occasione di strumentalizzare perfino le due rapine avvenute, nei giorni scorsi, a Belforte e a Bizzozzero, per invocare l’intervento, a Varese, dell’esercito”.
Il capogruppo del Pd Fabrizio Mirabelli attacca l’esponente di Movimento Libero, che era stato autore della proposta di richiedere l’intervento dell’Esercito con funzioni di polizia. E che ieri è tornato a lanciare l’allarme, dopo la rapina in viale Belforte.
“La Commissione provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza a cui partecipano il Prefetto, i vertici delle Forze dell’Ordine cittadine e il Sindaco Fontana ha già chiarito che, nella nostra città, non esiste un’emergenza sicurezza tale da giustificare l’intervento dell’esercito con funzioni di ordine pubblico – dice Mirabelli – sorgono, quindi, spontanee due domande: il consigliere Nicoletti è più interessato a fare approvare la sua mozione ideologica, sottoscritta da 18 consiglieri quando ancora la Commissione provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza non si era espressa, con la sua autorevolezza, su questo argomento, oppure preferisce contribuire a trovare delle soluzioni concrete, efficaci ed attuabili, condivise da tutte le forze politiche, su un tema come quello della sicurezza che non dovrebbe avere colore politico? I consiglieri comunali, appartenenti alla maggioranza di centrodestra, che hanno sottoscritto la mozione di Nicoletti, intendono, davvero, sfiduciare, di fatto, il Prefetto e i vertici delle Forze dell’Ordine cittadine i quali hanno già detto, a chiare lettere, che, a Varese, non è affatto necessario l’intervento dell’esercito?”.
E quindi “raccogliendo le proposte avanzate da tutte le forze politiche cittadine, nelle due sedute della Commissione comunale sicurezza dedicate a questo argomento, abbiamo presentato una mozione che sarà discussa, insieme a quella di Nicoletti, nel corso del Consiglio comunale di lunedì 8 giugno”.
La mozione impegnerebbe il Sindaco e la Giunta:
1) a fare aderire il Comune al Forum Italiano per la Sicurezza Urbana;
2) a conferire alla Commissione sicurezza, tra i vari compiti che essa possiede, anche il ruolo di tavolo cittadino permanente di confronto tra rappresentanti delle forze politiche, delle associazioni di categoria e degli esperti nel settore sicurezza;
3) ad operare per rilanciare il Patto per la sicurezza urbana tra Prefettura, Provincia di Varese e Comune;
4) a lavorare per favorire un’azione sempre più coordinata tra Forze dell’Ordine e Polizia locale;
5) a reintrodurre, in questa ottica, un presidio fisso della Polizia locale in piazza Repubblica, dalle 19 alle 20, in coincidenza con la chiusura degli esercizi commerciali;
6) a procedere ad una riqualificazione, il più possibile condivisa con la cittadinanza, di tutto il comparto urbanistico;
7) a prevedere apposite agevolazioni per chi desideri promuovere, nell’intero comparto, manifestazioni di carattere ludico e/o commerciale o eventi, anche culturali, nella sola ex caserma Garibaldi, salvo verifica di solidità statica, allo scopo di farli rivivere;
8) ad aumentare i controlli presso gli esercizi commerciali in applicazione dell’art.100 del TULPS che ne consente la chiusura immediata qualora siano fonte di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica;
9) a promuovere presso le scuole di ogni ordine e grado iniziative di educazione alla cultura della sicurezza e della legalità in sinergia con tutti gli Enti e le Istituzioni coinvolte;
10) a chiedere al Governo più risorse, più uomini e più mezzi a beneficio delle Forze dell’Ordine che devono operare nella città capoluogo di un territorio delicato, ubicato a pochi chilometri da Milano, dall’aeroporto di Malpensa e dal confine con la Svizzera.
“L’8 di giugno, il Consiglio comunale avrà di fronte a sé due strade: approvare la mozione di Nicoletti che è superata e inattuabile in quanto il Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza ha già chiarito che l’intervento dell’esercito non è necessario; oppure approvare la nostra mozione che propone misure concrete, efficaci e davvero attuabili.
Ci auguriamo che da parte di tutte le forze politiche ci sia la volontà di mettere da parte la propaganda e di fare vincere il buon senso”.