
Si era qualificato come ufficiale della Guardia di Finanza e aveva mostrato una placca metallica raffigurante lo stemma araldico del corpo. Un modo per fornire una prova della propria identità ai gestori di un bed & breakfast nel centro di Varese, affermando che il corpo della Guardia di Finanza avrebbe provveduto a saldare il conto per lui.
La versione non ha convinto il titolare dell’esercizio. Soprattutto perché il sedicente finanziere a parte la placchetta non aveva esibito alcun documento personale che confermasse il suo ruolo nelle Fiamme Gialle. La sera prima di lasciare la struttura l’uomo ha chiesto la ricevuta con il conto senza poi pagarlo la mattina dopo, ma affermando invece che la spesa sarebbe stata sostenuta dal corpo della Guardia di Finanza.
A quel punto il gestore insospettito ha segnalato l’accaduto e il Nucleo di Polizia Tributaria dopo aver eseguito accertamenti preliminari si è appostato fuori dal bed & breakfast. L’uomo è stato fermato e identificato, risultando senza documenti personali. Condotto in caserma ha tentato anche un depistaggio aggregando che aveva gettato tutto.
Dalla perquisizione effettuata nella sua camera a Varese è spuntata una pistola giocattolo, mentre nell’auto è stato trovato un porta tesserino della Gdf con la spilla in metallo, oltre che la patente intestata ad un italiano nato e residente ad Agrigento. L’uomo è stato segnalato all’Autorità giudiziaria per tentata truffa, usurpazione di funzioni pubbliche e sostituzione di persona.