
Erano appena le 9 di mercoledì mattina, quando il 17enne Valerio Catoia, un giovane atleta diversamente abile che si allena con la Polisportiva Hyperion di Latina, ha visto in mare due bambine agitarsi: le onde troppo alte per loro, le avevano portate al largo. Il ragazzo mentre faceva il bagno ha sentito gridare, alzando lo sguardo ha visto una coppia di sorelline in difficoltà per il mare mosso e senza pensarci un attimo si è tuffato, assieme al padre, raggiungendo in poco tempo le piccole e riportandole a riva.
Il ragazzo, già vincitore di qualche medaglia, ha confessato di non aver avuto paura; grazie ad una buona dose di sangue freddo, le ragazzine sono state portate in salvo e stanno bene.
A riva poi la folla lo ha accolto tra applausi e grida, eccetto forse la madre della bambine che secondo alcuni testimoni si sarebbe allontanata senza nemmeno ringraziare il giovane.
La spiaggia di Sabaudia e la Polisportiva si sono detti orgogliosi di Valerio, in particolare il presidente del Comitato Italiano Paralimpico ha dichiarato “Siamo orgogliosi del nostro atleta Fisdir a Sabaudia, con coraggio e altruismo, si è buttato in mare per salvare una bambina in difficoltà. Si tratta di una delle tante straordinarie storie che vedono protagonisti gli atleti paralimpici, spesso capaci di azioni di grande valore etico e sociale. Valerio Catoia ha compiuto un gesto esemplare che conferma quanto sia importante essere campioni nello sport e nella vita. A lui va il ringraziamento di tutto il nostro movimento”.