
All’Università dell’Insubria arrivano le scuole della provincia di Varese con il Green Factor, per raccontare le loro eco-azioni su rifiuti, mobilità, energia e acqua. Le migliori saranno premiate dal Comitato Tecnico guidato dalla Provincia di Varese e supportato dall’ateneo, con i docentiGianluca Ruggieri (Dipartimento di Scienze teoriche e applicate) e Elena Maggi (Dipartimento di Economia e Mobility manager), che hanno lavorato nelle classi rispettivamente nell’ambito del risparmio energetico in quello della mobilità. L’appuntamento per la consegna ufficiale dei certificati è martedì 4 giugno nell’Aula Magna di via Ravasi 2, a Varese, dalle 15 alle 17.15.
Se nel 2018 erano 82, quest’anno sono ben 118 i plessi scolastici della provincia di Varese (scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo e secondo grado) che hanno ottenuto la certificazione volontaria Green School assegnata dal Comitato Tecnico, di cui fanno parte anche Agenda 21 Laghi e Cast Laveno, con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico per la Lombardia di Varese.
Il progetto Green School, esiste da dieci anni: si è passati da meno di un migliaio di studenti e da 80 insegnanti coinvolti nell’anno scolastico 2009/2010 a quasi 23.000 alunni e 1.700 insegnanti oggi, portando a un risparmio medio settimanale di Co2 che si attesta intorno ai 630 kg per scuola.
Nella pratica che cosa hanno fatto le scuole che aderiscono al progetto? Hanno cercato di ridurre concretamente le loro emissioni di Co2 facendo attenzione a chiudere porte e finestre. Hanno introdotto misure di mobilità casa–scuola sostenibili come pedibus, bicibus o carpooling o semplicemente l’andare a scuola a piedi in autonomia. Hanno adottato una raccolta differenziata più efficace e che hanno deciso di diventare plastic free eliminando le bottigliette di plastica grazie all’uso di borracce in classe e dell’acqua in brocca a pranzo, togliendo l’usa e getta a mensa, diminuendo gli imballaggi delle merendine con frutta, verdura, torte fatte in casa portate in contenitori in modo da anticipare di fatto la normativa europea sull’abolizione dei prodotti di plastica usa e getta. Hanno ridotto concretamente i consumi idrici controllando perdite dei rubinetti, installando filtri rompigetto e bottiglie di acqua negli sciacquoni, e i consumi di energia elettrica ponendo attenzione ad usi smodati delle luci e dei dispositivi elettrici. Si sono cimentate nella riduzione degli sprechi alimentari a mensaconcordando dei menù più graditi e recuperando le eccedenze alimentari. Hanno lavorato sulla componente natura e biodiversità, costruendo per esempio delle pozze per anfibi.
I risultati raggiunti, insieme all’eccellenza dei lavori svolti e all’impegno delle scuole, danno una forte motivazione al Comitato Tecnico che si impegna a consolidare il progetto Green School, creare una rete provinciale per l’educazione allo sviluppo sostenibile, promuovere l’approccio e i metodi del progetto Green School a scala regionale.