Provvedimenti urgenti per Campione d’Italia, approvata mozione in Consiglio regionale

Presidente Fermi: “Il Governo si attivi subito per consentire al Comune di Campione d’Italia di risollevarsi”

26 Marzo 2019
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Il Governo deve prendere in considerazione ulteriori provvedimenti urgenti per l’exclave italiana di Campione d’Italia tali da poter consentire un possibile rilancio del tessuto economico e produttivo. Non è più procrastinabile il fatto che il Governo prenda coscienza di quanto sta accadendo e che si attivi per ridare a questo importante Comune della Provincia di Como la possibilità di guardare al futuro e avere una chance per risollevarsi. Il Comune di Campione per la sua peculiarità storica, ma soprattutto geografica necessita di provvedimenti ad  hoc e non può essere assolutamente considerato alla stregua degli altri Comuni italiani”.

Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, promotore della mozione urgenteche è stata approvata oggi all’unanimità durante la seduta di Consiglio regionale per chiedere la messa in atto di interventi indifferibili per il Comune di Campione, exclave italiana in territorio elvetico.

Nel testo della mozione sono dettagliati tutti i punti che rendono necessaria l’attivazione di strumenti finalizzati a permettere alla cittadina di Campione di risollevarsi. Il dispositivo finale invita pertanto il Presidente e la Giunta regionale a “chiedere al Governo di prendere in considerazione ulteriori provvedimenti urgenti per l’exclave italiana di Campione d’Italia tali da poter consentire un possibile rilancio del tessuto economico e produttivo e a mettere a disposizione un eventuale supporto tecnico, ove richiesto dal Commissario straordinario, in relazione alle problematiche di sua competenza”.
A sostegno della mozione sono intervenuti in Aula il primo firmatario Mauro Piazza (Forza Italia), Roberto Mura (Lega), Angelo Orsenigo (PD), Raffaele Erba (M5Stelle), Manfredi Palmeri (Energie per la Lombardia) e il Sottosegretario Fabrizio Turba.

Il legislatore, in ragione della peculiarità territoriale del Comune di Campione d’Italia, fin dal 1933 ha previsto che per poter far fronte alle necessità della comunità, l’Amministrazione comunale potesse attingere principalmente ai proventi della Casa da gioco Casinò di Campione Spa; nel corso dell’anno 2018, a seguito di un progressivo deterioramento della situazione economica del Casinò, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Como ha presentato istanza di fallimento nei confronti della Società di gestione. La storia poi è nota: a giugno 2018, il Consiglio Comunale di Campione d’Italia ha dichiarato il dissesto e il 27 luglio 2018 il Tribunale di Como ha dichiarato infine il fallimento della società Casinò di Campione Spa, con conseguente chiusura della Casa da gioco e perdita del posto di lavoro per 482 lavoratori, di cui circa 100 residenti.

Ad agosto 2018, la Giunta Comunale di Campione d’Italia ha dichiarato gli esuberi di 86 dipendenti, su un totale di 102 lavoratori. E’ innegabile che la chiusura della casa da gioco, risorsa fondamentale per Campione, oltre ad avere ricadute drastiche sull’occupazione ha comportato pesanti ripercussioni sull’erogazione dei servizi fondamentali (asilo, mensa scolastica, trasporti, raccolta rifiuti, servizio postale). Senza dimenticare che da mesi le società svizzere che, in forza di contratti ed appalti, garantiscono i servizi essenziali quali la raccolta dei rifiuti, la depurazione delle acque reflue, la fornitura di gasolio, i trasporti da e per la Città di Lugano, non vedono onorate le proprie fatture dall’Amministrazione e il disagio sociale dei residenti è sempre più evidente così come sono sempre più numerose le iniziative messe in campo dai cittadini per cercare di far sentire la propria voce.

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