
Dal momento del suo insediamento a Villa Recalcati, il presidente della Provincia Gunnar Vincenzi (centrosinistra) insieme ai consiglieri di maggioranza ha iniziato a sostenere l’esistenza di un pesantissimo buco di bilancio all’interno dell’ente, risalente alla gestione precedente – quella guidata dal leghista Dario Galli – e quantificabile in circa 35 milioni di Euro.
Dal suo esposto ne è scaturita un’approfondita indagine della Guardia di Finanza – nucleo di Polizia Tributaria, coordinata dalla Procura di Varese e dalla Procura presso la Corte dei Conti di Milano: l’inchiesta delle Fiamme Gialle ha portato a confermare il buco, realizzatosi nell’anno 2012, dal valore di 34.8 milioni. Falsità ideologica e abuso d’ufficio sono i reati contestati al dirigente del settore Finanze e Bilancio, al presidente e ai membri del Collegio dei Revisori dei Conti, ora nel mirino della Procura di Varese, mentre la Guardia di Finanza ha segnalato altri quattro soggetti alla magistratura contabile.
In sostanza, i 34.8 milioni furono annoverati in bilancio tra le entrate tributarie previste, pur mancando clamorosamente dei necessari requisiti giuridico-contabili: soldi mai incassati da Villa Recalcati, dunque, ma allo stesso tempo utilizzati dall’allora amministrazione Galli – che ha sempre negato l’esistenza di tale buco – per portare in positivo il bilancio dell’ente e dunque non far scattare la riduzione del 30% dei compensi ai pubblici amministratori.