Primarie centrosinistra, Marantelli al castello di Masnago: “Un patrimonio da valorizzare”

Il parlamentare del Partito democratico a tutto campo sulla tematica culturale

08 Dicembre 2015
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Nel pomeriggio di martedì 8 dicembre, Daniele Marantelli ha visitato il castello di Masnago, uno degli snodi cruciali del panorama culturale varesino: il candidato alle primarie del prossimo 13 dicembre ne ricorda «l’acquisizione, da parte del Comune, nei primi anni Ottanta, grazie ad un imponente raccolta firme. Un esempio lampante di come la partecipazione popolare sia un patrimonio irrinunciabile per la politica, che noi intendiamo valorizzare attraverso il bilancio partecipato e l’istituzione delle consulte rionali».

Comunque, il castello già proprietà del conte Panza andrebbe anzitutto «pubblicizzato maggiormente tra i varesini prima ancora che tra i turisti, perché il circuito dei musei civici, comprendente anche Villa Mirabello e la sala Veratti, non è purtroppo sufficientemente noto tra i nostri concittadini» prosegue Marantelli. Del resto, il castello situato all’interno del parco Mantegazza può vantare un patrimonio artistico notevole, con opere di tutti i più importanti pittori moderni lombardi: al tempo stesso, però, si può pensare di renderlo sede «di un percorso espositivo che racconti il tessuto e la storia industriale del nostro territorio, attraverso cimeli, documenti, immagini e manufatti. Questo rinsalderebbe ulteriormente il legame tra il castello e la città» aggiunge il deputato di Calcinate degli Orrigoni, che propone poi «una convenzione in grado di garantire, un giorno alla settimana, un prezzo calmierato tra musei e mezzi pubblici, in modo da favorirne le visite soprattutto da parte dei più anziani. Ma anche, nell’ambito di una “carta giovani” da elaborare insieme all’università, la garanzia di riduzioni proprio per gli studenti».

Altra eccellenza culturale e artistica del capoluogo bosino è senza dubbio Villa Panza, «la cui capacità di attrazione per mostre di rilevanza persino internazionale non va in alcun modo vanificata» rimarca Marantelli, secondo cui «una “piccola opera” come la realizzazione di un percorso pedonale che la colleghi al centro nella massima sicurezza potrà dare ulteriore slancio ad una ricchezza di tale genere».

Se un altro aspetto da non sottovalutare delle potenzialità culturali varesine è la “città della musica”, sulla quale l’esponente del Partito democratico si è più volte speso in prima persona, la nostra città può infine vantare una buona serie di monumenti, di testimonianze storiche, di luoghi dove sono avvenuti eventi di grande importanza: «Segnaliamoli adeguatamente e istituiamo, a costo quasi zero per il Comune, una via del Romanico, una via del Risorgimento, una via del Liberty: ovvero una serie di percorsi che, grazie all’operato dei docenti, degli alunni delle scuole e delle numerosissime associazioni culturali, possano far capire ai varesini e ai turisti la valenza storica e artistica di questi patrimoni» conclude Marantelli.

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