
Il retroscena dell’inaugurazione del nuovo servizio di Trenitalia che collega Milano-Genova in soli 75 minuti è negativo. I pendolarli protestano per i ritardi.
L’esordio del nuovo servizio ha una doppia faccia: da un lato la positività per il nuovo investimento della società dei trasporti, dall’altro la polemica dei pendolari che hanno dovuto far spazio al “Freccia” subendo loro ritardi e disagi.
I treni normali hanno pagato le spese della novità.
La prima polemica arriva dalla Liguria, dove il capogruppo del PD ha affermato “Dopo il treno velocetto Genova-Milano inaugurato da Toti due anni fa che impiegava esattamente lo stesso tempo di prima a collegare il capoluogo ligure con quello lombardo, il presidente della giunta regionale ci prova ancora e lancia il Frecciarossa Genova-Milano- Venezia. Un treno talmente veloce da spingere Toti a definire la giornata dell’inaugurazione ‘Ottima per i trasporti della Liguria, per la competitività delle nostre aziende’. In poche parole, un avvenimento storico per i pendolari liguri che finalmente potranno raggiungere Milano in 9 minuti in meno”.
In seguito all’innescata polemica, ecco che la voce dei pendolari passa ancora attraverso il PD “Non ci siamo dimenticati uno zero, si tratta proprio di 9 minuti, visto che si passa dell’ora e 39 del vecchio Intercity al tempo record di un’ora e mezza, ritardo più ritardo meno, del nuovo sfavillante Frecciarossa. Tutto questo saltando le fermate di Pavia e Voghera e per la modica cifra, calcolata sul prezzo base, di 7,50 euro in più: quasi un euro per ogni minuto risparmiato.”.
Il commento finale è affidato agli esponenti del M5S “Risultato: 9 minuti in meno per pochi con un Frecciarossa farlocco da 79 minuti, ed effetto domino devastante tra ritardi a cascata e a catena, con tempi di percorrenza allungati, infausti cambi di orario, riduzione dei servizi”.