
Chiarelli, 71 anni, bergamasco trapiantato a Induno e poi a Cuasso al Monte, si è dato tardi all’arte, già abbondantemente adulto. Da bambino amava disegnare e dipingere con gli acquarelli ma la necessità di dare una mano in famiglia lo portò a lavorare in un’officina.
Ma finalmente nel 2007 arriva la svolta: immobilizzato dopo un incidente, scolpisce una Madonnina in legno. Nel 2011 il pellegrinaggio di ringraziamento a Compostela diventa il primo di una lunga serie, quattordici finora. “Un viaggio che richiede un notevole sforzo fisico e psicologico – spiega il critico d’arte Loris Carlin – che ti fa riflettere sulla condizione umana e spinge oltre le nozioni del tempo e dello spazio. Un’esperienza solitaria e introspettiva indipendente dalla fede e dalla religiosità, ma capace di incidere sull’uomo e di ispirare l’artista”.
Nel 2014 Chiarelli modella la sua prima figura di pellegrino in argilla bianca. Un tema declinato in numerose versioni.
Matteo Chiarelli ha partecipato a diverse mostre in provincia di Varese, classificandosi primo in sei edizioni del concorso di Porto Ceresio”Lago d’arte”. L’artista ha tratto le sue ispirazioni in particolare da 14 cammini che portano al santuario di Santiago de Compostela (da qui il titolo della mostra e le 25 foto esposte).
Ancora al fianco di Loris Carlin, l’artista al Sacro Monte espone quadri, sculture e fotografie per la mostra che ha chiamato “Il Pellegrino“.
L’esposizione sarà visitabile per tutto ottobre nei giorni di sabato e domenica (dalle 10.00 alle 19.00) e al giovedì (dalle 15.00 alle 19.00).