Paris (Pd): “Sì alla Grande Varese. Ma non sia solo slogan propagandistico”

Il segretario cittadino dei democratici interviene sulla proposta di unificazione tra il capoluogo e altri comuni. Sottolineando però le condizioni di una possibile collaborazione in vista di Expo

30 Giugno 2014
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Parisnuovo

Fra pochi giorni in consiglio comunale a Varese si discuterà del tema della “Grande Varese”, ovvero del territorio che, oltre al capoluogo, comprende tutte le città e i comuni che su di esso gravitano in termini di servizi, trasporti, impresa e lavoro. L’argomento è importante e strategico per il futuro della città e della vasta area che la circonda e che coinvolge una popolazione stimabile in centoquarantamila abitanti.

È evidente come le interazioni tra Varese e le piccole e medie cittadine che confinano con essa tendano ad essere sempre più strette e vedano il capoluogo come polo attrattore in termini di lavoro e di studio. Alcuni semplici indicatori sono rappresentati dall’intenso volume di traffico automobilistico in entrata in Città al mattino e in uscita alla sera o dalle migliaia di studenti che, ogni giorno, provenendo dalla provincia in treno o con l’autobus, si recano nelle nostre scuole e nella nostra Università. Pensiamo inoltre a quante persone nell’arco di tutta la settimana si rivolgono per le cure agli Ospedali di Varese o vengono a “prendere i servizi” presso gli uffici pubblici e privati della città.

Altrettanto noto è il fenomeno che vede molti varesini trasferire la propria residenza nei comuni del circondario, vuoi per il costo inferiore delle abitazioni vuoi per cercare maggiore tranquillità, mantenendo però un solido legame con il capoluogo nelle loro attività e nelle loro relazioni. Perché allora non promuovere un’ unione sempre più stretta, in termini politici ed amministrativi, di questa “grande città” costituita da Varese e dai molti territori che sono ad essa così strettamente legati? Perché non sfruttare l’occasione di questa seduta del Consiglio comunale per concretizzare il dibattito in un vero progetto da proporre a tutti i Sindaci ed alle Amministrazioni di questa area vasta? Ecco i temi sui quali, da subito, si potrebbe dialogare in termini molto concreti: la costituzione del nostro Ente Provinciale e la sfida di Expo 2015.

L’elezione del prossimo Presidente della Provincia e del prossimo Consiglio Provinciale avverrà da parte dei soli Consiglieri Comunali e dei Sindaci della provincia attraverso il sistema del voto ponderale. Il Presidente dovrà essere scelto tra i Sindaci mentre i membri del Consiglio dovranno essere scelti tra i Consiglieri comunali. Il dialogo tra Varese e le Città vicine, a partire dai comuni problemi e dalle comuni esigenze, nella scelta dei futuri rappresentanti provinciali, potrebbe favorire lo sviluppo di un programma utile e funzionale allo sviluppo del nostro territorio, in maniera chiara e trasparente.
Altro tema concreto sul quale i comuni della “Grande Varese” potrebbero da subito lavorare insieme è Expo 2015. Se, come è nelle previsioni, saranno circa venti milioni i visitatori dell’Esposizione Universale che arriveranno nella nostra Regione tra il mese di maggio e quello di ottobre del 2015, molti di essi “prenderanno d’assalto” anche le nostre località.

Perché Varese e gli altri Comuni dell’area non possono effettuare insieme quel lavoro di coordinamento necessario per evitare confusione di ruoli e competenze? Perché non creare da subito una rete sovra-comunale che consenta agli imprenditori locali del settore turistico ma non solo di quello, di avere degli interlocutori capaci di dare delle risposte immediate, chiare e soprattutto univoche, alle molte domande che essi si porranno nei prossimi mesi?
In conclusione, se “Grande Varese” dovrà essere, questa dovrà partire dalla sperimentazione di azioni comuni e concrete. Altrimenti potrebbe rivelarsi il consueto slogan propagandistico, frutto di un modo di fare politica di cui tutti i cittadini si sono ormai stancati.

Luca Paris
Segretario cittadino del Pd

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