Il dibattito sul parcheggio alla Prima Cappella si fa sempre più teso. E dopo il confronto televisivo tra il sindaco Attilio Fontana e uno dei fondatori del Comitato Varese2.0 Daniele Zanzi, le polemiche continuano.
In particolare, al centro dell’attenzione è finita la lettera, che il sindaco ha portato durante la trasmissione a Rete55, che gli è stata scritta da una cittadina. In questa lettera, la cittadina avrebbe chiesto informazioni relative al fatto che l’acquisto del terreno del parcheggio sarebbe costato circa 800.000 euro, informazione che, è stato detto durante la trasmissione, sarebbe arrivata dal comitato.
Il comitato, tuttavia, che vede oltra a Zanzi anche la presenza di Laura Caruso, Alessandro Ceccoli, Alessandro Maria Vinci, Roberto Gervasini e Francesco Migliorini, ha contestato la ricostruzione.
Varese2.0 avrebbe infatti contattato l’autrice della lettera, la quale avrebbe detto loro di non aver mai addebitato al comitato la notizia degli 800.000 euro. E il comitato rimarca di aver sempre parlato e contestato la cifra giusto, ovvero oltre i 200.000 euro.
Il condizionale, in questa vicenda, è d’obbligo, perché in questa vicenda al momento non ci sono certezze, finché la lettera non sarà resa pubblica (se lo sarà), ma solo ricostruzioni di parte.
Ecco cosa ha scritto il comitato nella pagina Facebook Vareseduepuntozero:
“Il mistero della lettera al sindaco Fontana. Uno dei perni della difesa del sindaco Fontana durante il dibattito con Daniele Zanzi di Varese 2.0 sul parcheggio Prima Cappella è una misteriosa lettera attribuita ad una cittadina sul costo del terreno in corso di esproprio per il parcheggio. A detta del sindaco in questa lettera la signora esprime il suo disappunto affermando che il comune ha pagato i circa 2000 mq alla Prima Cappella 800.000 euro. Menzionando questa lettera il sindaco intendeva dare l’impressione che gli oppositori del parcheggio sono solo dei lunatici male informati e propagatori di informazioni palesemente assurde.
Diciamo che sono rimasto stupito dal fatto che un politico navigato come Fontana pensi che espedienti di questa banalità possano avere effetto nel sofisticato mondo mediatico di oggi.
Mi permetto di suggerire al sindaco di rendere pubblica al più presto questa lettera di modo che i cittadini possano verificarne l’autenticità e fugare ogni dubbio perché come dice un vecchio proverbio a pensare male si fa peccato ma raramente si sbaglia”.