Per la prima volta nel territorio nazionale una associazione anti racket e usura (SOS ITALIA LIBERA, con sede nazionale a Varese) oltre ad essere ammessa come parte civile in un processo di omicidio (come nel caso Granomelli presso il Tribunale di Busto Arsizio) viene accolta anche come eventuale soggetto avente diritto di risarcimento.
“Sos Italia Libera questa mattina presso il tribunale di Macerata è stata ammessa parte civile al processo dell’efferato delitto del commerciante di pesce Pietro Sarchiè. Assassinato e carbonizzato. Il Giudice durante la lettura della decisione ha elogiato pubblicamente la storia e l’impegno di Sos Italia Libera” spiegano i referenti dell’associazione.
Presenti in aula il presidente nazionale Paolo Bocedi e l’avvocato Gianpaolo Cicconi.
Il consiglio di amministrazione dell’ Associazione che ha la sua sede nazionale a Varese, dove operano oltre al presidente Bocedi il vicepresidente Andrea Badoglio e il segretario Massimiliano Barbieri.
Il consiglio d’amministrazione dell’associazione “ritiene questo risultato un importante attestato per il servizio reso ai cittadini ed alla legalità”.