Anni fa era stato super testimone del caso che aveva visto la morte del suo amico Giuseppe Uva presso la caserma dei carabinieri, un caso mai risolto, ieri sera però al culmine di una lite con suo padre Ferruccio di anni 78, ha preso un fendente ed ha sferrato dei colpi risultati poi mortali.
Alberto Biggiogero di anni 43 non ha mai avuto una vita tranquilla: tra alcol e droga, a cui si era poi aggiunto il “caso Uva”, un caso divenuto nazionale che lo ha visto andare in tv in diversi programmi a sostenere la sua tesi (e cioè quella che Giuseppe sia stato ammazzato in caserma dai alcuni carabinieri e poliziotti), regalando udienze in aula ai limiti del “ridicolo” in certi frangenti fatte anche di uno strano umorismo, ieri sera ha avuto l’ennesima tragica svolta.
Una lite ha spinto il 43enne nella sua abitazione di via dei Mille 18 ad afferrare l’arma per uccidere quel padre che sempre era stato al suo fianco, nonostante la tossicodipendenza e i problemi psichiatrici. E’ stato poi lo stesso Alberto ad allertare i soccorsi e la polizia. Se il quadro sembra chiaro, manca all’appello solo il movente sul quale stanno già indagando la scientifica e la polizia.
Nel frattempo il corso del povero Ferruccio è stato trasportato all’obitorio dell’ospedale del Circolo.