
Sette mesi di reclusione con sospensione della pena: è questa la condanna decisa dal Tribunale di Varese nei confronti di un ragazzo incensurato, di origini ghanesi ma regolarmente residente sul territorio italiano, che si rese protagonista di un’aggressione ai danni di un verificatore di Autolinee Varesine.
I fatti risalgono al novembre 2016: a bordo di un autobus del servizio urbano, una normale operazione di controllo dei titoli di viaggio, svolta da due dipendenti di Autolinee Varesine, si concluse infatti con i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali ai danni di uno dei due controllori. Trovato sprovvisto del titolo di viaggio, il passeggero reagì con spintoni, manate e altri atti violenti culminati, nel maldestro tentativo di fuga, con la distorsione del pollice della mano destra di uno dei verificatori, che ne guarì con una prognosi di dieci giorni.
Un infortunio, una condanna, una fedina penale macchiata: tutto questo per un Euro e quaranta centesimi, che è il costo di un biglietto del servizio urbano. Una circostanza, e una serie di conseguenze, che dovrebbero decisamente far riflettere chi è intenzionato a compiere certi atti.