
Il maltempo ha “flagellato” tutta la regione. E l’area più colpita dalla quantità di precipitazioni è stata quella del Lago Maggiore.
Qui infatti le precipitazioni hanno raggiunto la quota di 600-700 millimetri; 200-300 sulla pianura occidentale; 100-200 su quella orientale; 300-400 sulla fascia prealpina, con picchi di 500 sulle Prealpi centro-occidentale; 200-400 in Valtellina e in Valchiavenna. Sono i numeri che raccontano l’eccezionalità del maltempo abbattutosi in Lombardia negli ultimi giorni e che stamattina l’assessore alla Protezione Civile e Sicurezza Simona Bordonali ha fornito all’Aula nel corso di una comunicazione che è servita per fare il punto sui danni provocati nella regione da allagamenti e smottamenti che hanno causato anche quattro vittime. “Nella giornata di sabato scorso – ha sottolineato l’assessore Bordonali – quella più critica dell’intero evento, sulla Pianura e sulla fascia prealpina centro-occidentale sono stati registrati valori tra 80-120 mm, con picchi locali superiori ai 150 mm in 24 ore. Per avere un raffronto, basta dire che la media mensile del mese di novembre, considerato un periodo di circa 50 anni, è pari a 150 millimetri al mese.”
Laghi e fiumi, la situazione del Po
Tutti i corsi d’acqua lombardi principali sono attualmente in discesa, con valori che si mantengono elevati. “L’onda di piena del Po sta passando lenta – ha detto Bordonali – Il colmo era a Cremona alle 22 di ieri sera e a Casalmaggiore alle 10 di stamattina. È stata richiesta alla Protezione civile di Cremona la disponibilità di 20 volontari operativi per la giornata di oggi. È inoltre garantito l’impiego di 80 volontari per il monitoraggio e la gestione di criticità sul territorio. Questi volontari saranno affiancati oggi da altri 20 provenienti a Bergamo e da Lodi. Le prime tracimazioni – ha aggiunto – si sono verificate a partire dalle ore 9 di stamattina, con allagamenti delle golene chiuse. Sono state emesse ordinanze da sindaci per la chiusura delle strade golenali e per l’evacuazione delle relative aree in diversi comuni della provincia di Cremona. Nell’area interessata dal Po 290 persone sono state evacuate e allontanati circa 2000 animali”.
Frane
Per quanto riguarda le frane, l’Assessore Bordonali ha segnalato quelle in Val Genasca (elevata criticità) e Ruinon (SO); Saviore dell’Adamello (BS); Gera Lario (elevata criticità); Pal-Sonico (BS); Laveno Mombello (VA), 18 persone evaquate; Berbenno, Endine Gaiano, Brembilla (BG); Pisogne (BS), isolamento di 4 frazioni ; Blevio (CO), con evacuazione di 30 persone ; Cortenova, Vendrogno (LC).
“Gli ultimi aggiornamenti – ha detto ancora l’assessore Bordonali – danno un incremento della velocità di movimento per le frane di Val Genasca e Gera Lario, con conseguente aumento dell’attenzione per l’evolvere degli eventi.”
Evacuazioni
Le situazioni più critiche sono state registrate nelle Province di Cremona (circa 200 evacuati in comune di San Daniele Po, area golenale del fiume Po), Milano (circa 100 evacuati, in gran parte delle comunità di Parco Lambro) e Mantova (circa 100 evacuati elle aree golenali)
Interventi prioritari
Hanno riguardato l’attività di presidio delle situazioni critiche, la svolgimento di attività preventive, come il posizionamento di sacchetti di sabbia a rinforzo e protezione, e azioni di contrasto all’emergenza, come lo svuotamento dall’acqua di sedi stradali, stazioni dei mezzi di trasporto, scantinati e box. Per quanto riguarda l’utilizzo di sacchi di sabbia, AIPo sta garantendo la disponibilità di queste risorse a Province e Comuni. E’ previsto un incremento del numero di volontari nell’area del fiume Po, per attività di monitoraggio e supporto alla popolazione.
Stato di emergenza
Le stime dei danni sono ancora approssimative ma ammontano già a diverse decine di milioni di euro. L’Assessore Bordonali ha annunciato che Regione Lombardia chiederà lo stato di emergenza e reso noto che il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Graziano Delrio ha “confermato che lo Stato garantirà gli 80 milioni di euro previsti per la realizzazione delle vasche di laminazione che interessano il Seveso, opera per la quale la Regione Lombardia e il Comune di Milano hanno già predisposto rispettivamente 10 e 20 milioni di euro. Ci auguriamo – ha aggiunto l’assessore – che questa volta il governo mantenga le promesse e non si perda negli annunci a vuoto”.
L’assessore Bordonali ha poi ringraziato “per lo straordinario lavoro volontari, operatori, funzionari regionali e funzionari provinciali, che vivono una situazione di incertezza sul proprio futuro e nonostante ciò dimostrano costantemente la propria professionalità. Tutta la macchina della Protezione civile regionale – ha aggiunto l’assessore – ha ricevuto le congratulazioni anche dal Capo dipartimento Franco Gabrielli e dal sottosegretario Graziano Delrio”.