
Luke Ponsonby e i suoi compagni sono infine giunti a Varese. Ultima tappa del loro tour attraverso l’Europa per raccogliere fondi da destinare all’Ospedale di Circolo, in modo da attrezzare una family room per i pazienti malati di leucemia.
Luke è partito nella mattinata di oggi, giovedì 24 aprile, verso le 9 da Lugano. A Varese, risalendo da viale Belforte, è giunto verso le 11.15 a Palazzo Estense, scortato dalla Polizia Locale e da numerosi ciclisti varesini, legati alla Binda, dove è stato accolto dal sindaco Attilio Fontana, dall’assessore Sergio Ghiringhelli e dal vicesindaco Carlo Baroni, nonché dal direttore del reparto di Ematologia dell’Ospedale di Circolo Francesco Passamonti.
I ciclisti si sono poi recati all’Ospedale, dove sono stati accolti dagli altri medici, dal direttore dell’azienda ospedaliera Callisto Bravi e dal presidente dell’Ail Gianfranco Mombelli. All’impresa ha collaborato anche l’Avis di Luino.
Saliti sul podio, hanno festeggiato la vittoria della traversata dell’Europa stappando una bottiglia, e quindi ricevendo una targa a testa che commemora l’impresa.
La storia a lieto fine di Luke è quella di un ragazzo inglese che scopre la malattia durante il suo soggiorno a Varese, e viene curato nel reparto di Ematologia dell’ospedale di Circolo. Al giovane viene diagnosticata una leucemia linfoblastica acuta, che Luke combatte con determinazione in un lungo percorso fatto di chemioterapie e di ricoveri, fino ad arrivare al trapianto che gli salverà la vita. Per dimostrare concretamente la sua gratitudine, il giovane ha proposto l’iniziativa, a favore del reparto di Ematologia varesino e alla Sezione AIL Varese onlus, “London to Varese” che ha come scopo la raccolta di fondi necessari all’allestimento di una “family room” all’interno del reparto di degenza di ematologia.
Luke all’arrivo ha incontrato anche i suoi genitori, la madre Marie Josè, “come la vostra regina” ricorda, e il padre John, che lavora all’Agusta Westland in Italia. Con loro anche la sorella Charlotte, più grande di Luke. Mentre la sorella gemella Anne, che ha donato il midollo spinale al fratello salvandolo, è dovuta rimanere a Londra. Ma sta bene, assicura Charlotte.
E a fare una gradita sorpresa a Luke, erano presenti anche i suoi compagni di stanza durante la degenza all’Ospedale di Circoli, che sono guariti anche loro.
“È stata una bella esperienza – racconta Luke – il tempo è stato quasi sempre bello. Abbiamo trovato delle giornate brutte durante il passaggio in Francia. Mentre per arrivare in Italia abbiamo dovuto prendere il treno, perché il passo tra le Alpi era chiuso”. Adesso Luke si fermerà fino a domenica. E il ritorno lo farà in bici? Ride e risponde di no. L’impresa che ha effettuato insieme ai suoi compagni di squadra è già qualcosa di eccezionale con la sola andata da Londra a Varese.