L’installazione artistica “Apolide” creata da Oppy De Bernardo verrà smontata a partire dalla mezzanotte. I fenicotteri rosa e gli altri salvagenti variopinti, dopo aver colorato per una decina di giorni Piazza Grande, sono quindi pronti a “cambiare casa”. Ma prima di prendere questa decisione, nelle ultime ore alcuni dei salvagenti gonfiabili che hanno colorato la piazza nei giorni passati sono scomparsi dalla piazza e riapparsi in rete sui portali di e-commerce.
L’installazione colorata, che contava 6500 salvagente di ogni forma e colore e per la quale ci sono voluti 150 volontari e 18km di corde per allestire il tutto, portata con se oltre al doppio d’occhio un messaggio importante: un riferimento agli eserciti di profughi, migranti, clandestini, perseguitati, che la storia ha visto in marcia, da sempre. I senza casa, i senza Stato, nomadi per costrizione e per destino. De Bernardo con questa opera puntata a coinvolgere il pubblico, a generare empatia, raccontando una storia crudele con l’immediatezza di una visione semplice, straniante, infantile. La piazza diventava in questo modo un luna park utopico, in cui i popoli convivono oltre il vincolo del pregiudizio e il discrimine della cittadinanza.
Purtroppo la forse risonanza mediatica dell’opera ha portato una mattina un enorme gruppo di “barbari” a deturpare questa costruzione: sono stati sottratti dalla piazza decine e decine di elementi e molti altri sono stati danneggiati.
Il commento dell’artista, dispiaciuto e basito per quanto accaduto “Le indicazioni erano altre ma è chiaro che alla gente non interessa molto. Vedo persone cariche di salvagente e cerco di fermarle, di farle ragionare. Ho dovuto ritransennare una parte della piazza per isolare almeno i 300 salvagente ‘benefici’. È incredibile, davvero”