“Dalla nuova Finanziaria 2018, ormai approvata alla Camera, spunta una luce in fondo al tunnel per le Province italiane e quindi per la nostra Provincia. Dopo la chiusura del Bilancio 2017, frutto di un duro lavoro nella revisione della spesa e nel reperimento di finanziamenti esterni, si prospetta ora un 2018 più sereno per i conti della nostra Provincia che potrà contare sull’intervento statale che proprio in chiusura di anno avevo auspicato nelle diverse sedi. Uno stanziamento complessivo di circa 440 milioni di euro, per il 2018 e gli anni successivi, è stato infatti destinato alle Province italiane, soprattutto per finanziare interventi sulle strade provinciali e gli edifici scolastici. Inoltre, 30 milioni di euro verranno ripartiti tra le Province che si trovano nella condizione di dissesto o pre-dissesto finanziario, come è il caso della Provincia di Varese.
Su un altro fronte critico, la Manovra cancella il blocco delle assunzioni imposto alle Province nel 2015 e che, complici i sopravvenuti pensionamenti e le mobilità in uscita di personale, ha causato un grave impoverimento professionale nell’organico della Provincia di Varese a discapito dell’efficienza dell’Ente che si è trovato ad esplicare gran parte delle funzioni originarie con quasi la metà del personale rispetto al passato.
Dopo i pesanti tagli che negli anni passati hanno messo in grave difficoltà la Provincia di Varese, la nuova Finanziaria, pur non risolvendone definitivamente tutti i problemi, segna un importante cambio di rotta nella prospettiva di una trasformazione dell’Ente che, lungi dal tornare ad essere finanziariamente “sovralimentato” e avulso dagli obbiettivi dei Comuni, dovrà invece gradualmente assumere un ruolo di coordinamento territoriale e di supporto ai Comuni, attraverso le giuste risorse e la necessaria nitidezza istituzionale.
Non vanno infine sottovalutate le polemiche che alcuni Sindaci hanno rivolto alla Provincia di Varese proprio durante l’assemblea di approvazione dell’ultimo Bilancio: al netto di alcuni interventi strumentali, alcune critiche le ho ritenute fondate nella modesta incisività dell’Ente verso le esigenze del territorio e dei Comuni, anche a causa della carenza di risorse economiche e di personale.
Conto quindi che quest’ultimo intervento statale possa fornire nuova spinta all’azione Amministrazione Provinciale che dovrà adesso procedere spedita e concentrata sugli obbiettivi da raggiungere nei mesi a venire. Uno su tutti, l’Ufficio Bandi Europei, per la cui istituzione ho ottenuto già ad inizio mandato l’approvazione unanime in Consiglio Provinciale e che, al costo della specifica formazione di alcuni dipendenti, potrà drenare importanti risorse per i Comuni e il territorio provinciale”.