Prima discesa in piazza, questo fine settimana, per chiedere l’abrogazione della legge Fornero sulle pensione e della legge Merlin sulla prostituzione. Il Carroccio inizierà sabato e domenica la raccolta firme per i cinque quesiti referendari sui quali si sta battendo da tempo.
E quello che farà più discutere, anche perché si discosta dallo stile classico leghista, è la richiesta di reintrodurre la prostituzione legale in Italia. La “battaglia per la case chiuse”, insomma, è iniziata.
Ecco i quesiti:
Abrogazione della “riforma Fornero” sulle pensioni
Il quesito chiede di abrogare la Legge Fornero del Governo Monti che colpisce i giovani, le lavoratrici ed i lavoratori.
La Legge Fornero, fra l’altro, ha penalizzato l’entrata e l’uscita nel mondo del lavoro, ha allungato l’attività lavorativa di milioni di donne già impegnate nel lavoro familiare e ha creato il problema degli esodati lasciando senza stipendio né pensione centinaia di migliaia di lavoratori.
Abrogarla significa ridare dignità al lavoro ed ai lavoratori e dare la speranza di un futuro migliore ai nostri giovani).
Abrogazione della Legge Merlin (prostituzione)
Il quesito chiede di abrogare la Legge Merlin del 1958 che è la causa, fra l’altro, della prostituzione di strada.
Finalmente sarà possibile non solo regolare e controllare la prostituzione al fine di tutelare la salute pubblica e combattere il degrado, ma anche tassare tale attività, come già avviene in Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Austria, Svizzera. Le entrate fiscali, che alcuni studi stimano in circa 4 miliardi di euro all’anno, consentiranno di ridurre o eliminare alcune tasse che gravano sui cittadini.
Abrogare la Legge Merlin significa anche contrastare la criminalità organizzata, la tratta e lo sfruttamento della prostituzione e portare ordine e sicurezza nelle nostre città.
Stop ai concorsi pubblici per gli immigrati
Il quesito chiede di abolire la norma, sostenuta dall’ex Ministro Kyenge, che consente agli immigrati di partecipare ai concorsi pubblici. In un momento di crisi, come quello che stiamo vivendo, con il record di disoccupazione giovanile (15-24 anni) che ha superato il tasso del 42% e il tasso di disoccupazione generale pari al 12,9%, dobbiamo pensare prima al futuro della nostra gente e dare perciò precedenza ai cittadini italiani. Abrogando questa legge tuteliamo il requisito della cittadinanza nell’accesso ai concorsi pubblici (ospedali, scuole, enti pubblici, ecc.).
Abrogazione della Legge Mancino (reati di opinione)
Il quesito chiede di abrogare la Legge Mancino del 1993 perché contrasta la libertà di espressione e colpisce chi manifesta le proprie idee.
Con la scusa della discriminazione razziale, etnica e religiosa, attraverso questa legge ci impediscono di difendere i nostri valori, la nostra storia e la nostra cultura.
Abrogarla significa garantire a ogni cittadino la libertà di esprimersi liberamente senza incorrere in sanzioni penali.
Abolizione delle Prefetture
Il quesito chiede di abolire le prefetture, istituzioni di origine napoleonica che non hanno più motivo di esistere.
Mantenerle è un vero e proprio spreco che costa ai contribuenti oltre 500 milioni di euro all’anno, di cui l’80% per pagare stipendi e spese di gestione e rappresentanza.
Abolendo le prefetture, le competenze verranno attribuite alle questure e agli enti locali come avviene in molti Paesi europei, ad esempio in Germania, con conseguente risparmio di soldi pubblici.