
Bianchi, Monti e Candiani attaccano la proposta di legge della sinistra: “Immigrazione senza integrazione significa mettere a rischio diritti e conquiste sociali di una società liberale”
Se la nostra è una società libera, democratica e tollerante lo è grazie allo sviluppo della cultura e della civiltà occidentale. E se i migranti che arrivano in Italia non si integrano, accogliendo quelli che per noi sono diritti sacrosanti, diventa un grosso problema. Oltre che una serie minaccia ai diritti conquistati, come l’uguaglianza tra uomo e donna, che oggi sembra scontata, ma non è sempre stato così. E alcune culture straniere ancora non accettano conquiste sociali e civili proprie di una democrazia compiuta come questa.
I vertici della Lega Nord di Varese, Matteo Bianchi (Segretario provinciale), Emanuele Monti (Consigliere in Regione Lombardia) e Stefano Candiani (Senatore della Repubblica) intervengono oggi sul tema dello ius soli.
“C’è un’azione sistematica da parte del centrosinistra e di certi ambienti progressisti – spiega il Segretario provinciale della Lega Nord, Matteo Bianchi – per andare ad allargare il corpo elettorale e arruffianarsi una serie di persone solo ed esclusivamente per convenienze politiche. E questo non è assolutamente accettabile, perché significa sminuire il valore del voto e demolire le base della nostra democrazia e della nostra stessa civiltà”.
Quindi Bianchi aggiunge: “La cittadinanza è un concetto che individua un contesto di popolo, tradizione e cultura, quindi non può essere regalata agli ultimi arrivata. Ma va conquistata mostrandosi adatti e dimostrando la volontà di integrarsi”.
“Ricordiamo i temi seri, che incidono sulla vita dei cittadini – dichiara il Consigliere regionale del Carroccio, Emanuele Monti – e che sono la lotta alla disoccupazione giovanile, la modifica della riforma Fornero, il conflitto di interessi sulle banche. Invece no, il Pd non ha voluto lavorare per i cittadini, ma ha bloccato l’aula un anno intero per lo ius soli. Una legge che nemmeno i diretti interessati vogliono, visto che secondo gli ultimi dati Istat risulta che il 60% dei figli di immigrati dichiara di non sentirsi italiano. Quindi ci troviamo davanti ad una sinistra incapace di governare realmente, che si attacca a tutto, compresa la strumentalizzazione di un’uscita, magari improvvida, di Attilio Fontana, per nascondere il proprio fallimento”.
Rincara la dose il Senatore Stefano Candiani.
“Fontana ha solo un torto – dichiara Candiani – aver detto con parole molto forti quella che è una riflessione che fanni tutti gli italiani: perché non viene regolamentata e gestita quella che è a tutti gli effetti un’invasione?”.
“La gestione dei flussi migratori costa all’Italia 5 miliardi di euro all’anno” aggiunge Candiani.
E quindi ricorda che “in Italia c’è una legge che fa diventare italiani 60-70mila stranieri ogni anno, con un percorso di 10 anni, che serve per la reale integrazione. Nel frattempo, nessun diritto è negato a chi oggi sta in Italia. Paradossalmente l’unico diritto che manca a chi è maggiorenne e non ha la cittadinanza è quello di voto, che nulla ha a che fare con l’integrazione. Ma è solo una “manovra” politica da parte del Pd per cercare di distrarre gli italiani, e sostituire il loro voto con quello degli stranieri. Ma noi non glielo consentiremo. Perché è giusto che venga in Italia solo chi vuole realmente integrarsi. Altrimenti corriamo il rischio di un annullamento della nostra cultura liberale”.