“Io l’ho fatto” a Varese il testamento solidale

Il 15 maggio, a Varese, appuntamento gratuito per i cittadini. Consiglio Notarile di Milano al fianco di CBM Italia Onlus nella campagna sul testamento solidale

11 Maggio 2018
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Spiegare il valore e l’importanza del testamento solidale e cercare di rispondere in modo semplice ai dubbi e alle domande sul tema: sono questi gli obiettivi della campagna di CBM Italia Onlus, organizzazione umanitaria internazionale impegnata nella cura e nella prevenzione della cecità evitabile nei Paesi del Sud del mondo. Una campagna che si avvale del patrocinio e della collaborazione del Consiglio Nazionale del Notariato con cui CBM realizza in tutta Italia un tour di dieci incontri con i notai.  Il terzo appuntamento, in programma ilmartedì 15 maggio a Varese presso la Sala Galileo del Collegio De Filippi in via Brambilla n.15 dalle 17 alle 19, vede la partecipazione del Consiglio Notarile di Milano nella figura del notaio Silvia Borgato.

La campagna “Io l’ho fatto” – Promuovere la cultura del testamento solidale in Italia attraverso le storie di chi ha donato, raccontate con un tono di voce positivo, non pietistico, che parla al pubblico in modo delicato e nello stesso tempo empatico, capace di creare un reale coinvolgimento in chi guarda. Una campagna realizzata per promuovere una migliore comprensione di un gesto di generosità destinato a cambiare concretamente la vita di tantissime persone bisognose.

Lo spot: https://www.youtube.com/watch?v=ccq4bJ087_Q&feature=youtu.be

Il testamento solidale è un gesto importante, capace di dare un senso alla propria vita e a quella altrui; un atto di libertà e consapevolezza che racchiude due parole importanti: presente e futuro. Gli incontri che stiamo organizzando, anche grazie alla collaborazione del Consiglio Nazionale del Notariato, sono volti a informare, ma anche ad ascoltare tutti quei dubbi e quelle perplessità che le persone hanno sull’argomento. Alcuni, infatti, pensano che si tratti di un gesto riservato solo alle persone benestanti, mentre in realtà tutti possono fare un testamento solidale”, ha dichiarato Massimo Maggio, Direttore di CBM Italia Onlus.

Il contesto italiano – Il testamento solidale è l’atto con il quale si può donare a favore di terzi una parte dei propri beni. Secondo la più recente indagine Doxa, commissionata dal Comitato Testamento Solidale di cui CBM Italia Onlus è parte, 6 italiani su 10 non hanno mai sentito parlare di testamento solidale e solo 1 su 10 afferma di sapere bene cos’è. Una conquista se si pensa che nel 2013 per 8 italiani su 10 il testamento solidale era addirittura un tabù. Quelli che ne sanno di più sono i giovanissimi (15/17 anni), ben il 66%.

Dall’indagine emerge che quasi 6 italiani su 10 (il 57%) si sentono assolutamente liberi nella eventuale scelta di fare un lascito solidale, senza temere le reazioni dei propri cari, mentre a nutrire qualche timore di deludere figli e nipoti sono proprio i più anziani (dai 65 e i 74 anni, 35%).

Non solo gli italiani cominciano sempre più a pensare a un lascito, ma questo mette tutti d’accordo: 8 su 10 hanno le idee chiare e dichiarano di voler “dare un po’ di gioia e felicità a chi ne ha più bisogno”. In particolare, 1 su 2 vorrebbe realizzare un ospedale; il 40% degli intervistati vorrebbe contribuire a sostenere una casa famiglia o progetti per bambini in difficoltà; il 35% programmi di istruzione.

In Italia è necessario sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema eredità e lasciti solidali: sia sull’importanza di pianificare la propria successione per disporre dei propri beni in sicurezza, sia per aiutare gli altri attraverso i lasciti solidali. – spiega Gianluca Abbate, Consigliere Responsabile dei Rapporti con il Terzo Settore del Consiglio Nazionale del Notariato – “Fare un lascito, infatti, non significa ledere i diritti intangibili dei propri eredi. Chi intende compiere un gesto di altissimo valore umano può scegliere di destinare anche solo una minima parte della quota disponibile del proprio patrimonio in favore di enti no profit o, in ogni caso, con fini di solidarietà senza ledere la quota di legittima che la legge italiana prevede per i familiari più stretti.

Notai generosi e altruisti. È quanto inoltre emerge da un’indagine del 2017, realizzata tra i notai del Consiglio Nazionale del Notariato, secondo la quale 3 notai su 10 hanno messo nero su bianco le ultime volontà e 1 su 4 ha già inserito un lascito solidale destinandolo a una o più realtà benefiche. Tra chi non ha dato ancora indicazioni a riguardo, il 63% dichiara che è propenso a prendere in considerazione l’ipotesi di fare un testamento solidale in futuro. Il 44,76% dei notai si spenderebbe a favore del lascito al punto di arrivare a consigliarlo ai propri conoscenti.

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