
Varese rilancia la nuova scuola, addio alle lezioni frontali e porte aperte a un nuovo modo di studiare e insegnare. Tanti studenti da domani entreranno nelle proprie scuole senza trovare però in aula banchi o cattedre: da quest’anno 59 bambini delle classi prime saranno i protagonisti di un progetto di innovazione didattica. Il manifesto, firmato da Monica Guerra e Francesca Antonacci, ricercatrici dell’Università Bicocca di Milano, si chiama Una scuola e adesso, dopo il vaglio del Miur, diventerà realtà.
Il progetto – Niente più classi ma gruppi, niente più voti ma valutazioni poetiche per favorire le relazioni tra famiglie e insegnati, niente più attività imposte ma un ambiente ricco di strumenti e materiali con cui costruire ipotesi e cercare risposte.
Le lezioni – Addio a quelle classifiche, frontali e spazio all’esplorazione e all’esperienza sul campo per stimolare maggiormente interesse e curiosità delle giovani menti. Non ci saranno più i classici testi scolastici ma in aula saranno ammessi solo testi di narrativa, di divulgazione storica, scientifica e geografica, racconti in inglese.
I docenti – Il racconto di un’insegnate, Rosaria Violi “Non avremo più il compito di dare direttive o trasmettere nozioni ma accompagneremo i bambini alla scoperta. Sarà un ruolo più defilato ma non meno difficile”.
Il commento della preside dell’istituto Maria Rosa Rossi “C’è bisogno di innovazione e cambiamento. E questo è un progetto che rimette in gioco gli insegnanti sfidandoli a trovare un nuovo approccio. Nei mesi estivi hanno dipinto gli armadietti e hanno fatto una cassa comune per acquistare mobiletti, panche, rastrelliere e gli stivaletti di gomma che serviranno ai bambini per andare nei campi. Sono fiduciosa e sono orgogliosa di aver visto nascere questo progetto”.