
In apertura di seduta del Consiglio Comunale di lunedì 28 Settembre, l’esponente del PD Giampiero Infortuna ha presentato e depositato agli atti un’interrogazione a risposta scritta, diretta al Sindaco e agli assessori competenti, in tema di “contratti di locazione a canone concordato”. La materia, come si legge dal testo, è disciplinata a livello nazionale dalla l. 431 del 1998, la quale, all’art 2 comma 3, riserva la possibilità ai Comuni di sottoscrivere Accordi Territoriali con le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative, per definire le modalità e i termini di utilizzo dell’istituto.
Nel caso specifico, l’Amministrazione di Varese si è impegnata nel sostenere un accordo di questa natura il 26 Giugno 2012 e, ancor prima, nel lontano Luglio del 2003. Oggi, a distanza di più di tre anni dalla sottoscrizione dell’ultima convenzione, il Consigliere Comunale dem chiede chiarimenti sulla posizione che il Sindaco e la maggioranza intendano assumere rispetto a questa vicenda, ponendo l’attenzione su un adeguamento e un aggiornamento dei criteri di agevolazioni per i locatori e per i conduttori degli immobili. Specialmente in virtù del d.l. del 28 Marzo 2014, cd “Piano Casa”, con cui il Governo ha incrementato con 100 milioni di euro il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, nonché ridotto ulteriormente l’aliquota della cedolare secca, dal 15% al 10%, per i contratti a canone concordato. Inoltre, ricorda Infortuna, “il Comune di Varese, così come disposto dall’art 7 c.1 del nostro Statuto, impronta la propria attività istituzionale ai principi della piena collaborazione e cooperazione con lo Stato, la Regione, la Provincia, i Comuni dell’area varesina e gli altri enti pubblici operanti sul territorio, nonché con le istituzioni, le associazioni e gli organismi esponenziali civili e religiosi, coinvolgendoli nello svolgimento delle funzioni proprie dell’Ente che tali organismi possono adeguatamente esercitare”.
A fronte di queste premesse, con l’interrogazione il consigliere comunale chiede all’esecutivo cittadino:
-di farsi promotore di un nuovo accordo territoriale tra i soggetti che hanno già preso parte alla sottoscrizione del precedente;
-di valutare, anche a seguito delle più recenti previsioni normative, una revisione delle agevolazioni per i proprietari degli immobili (tramite dichiarazione IRPEF, “cedolare secca”, eventuale riduzione dell’aliquota IMU) e per gli inquilini, ( tramite i valori di riferimento del canone al mq);
-di estendere la concertazione anche all’Università dell’Insubria, alle associazioni degli studenti e alle realtà del territorio che operano per la tutela del diritto allo studio.